
Il Governo di Giorgia Meloni dovrà essere valutato dalle azioni, come è ovvio. Allo stesso tempo “una novità positiva va già individuata: si tratta, come ha dichiarato il presidente del Consiglio nel suo discorso alle Camere, di un Governo politico, pienamente rappresentativo della volontà popolare. Con le conseguenti responsabilità, aggiungiamo noi”.
Queste le parole di Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, il quale aggiunge: “È una novità che fa seguito a quelli che Giorgia Meloni ha definito dieci anni di governi deboli, eterogenei, senza un chiaro mandato popolare, che hanno lasciato l’Italia negli ultimi posti in Europa per crescita economica e occupazionale. Dieci anni, aggiungiamo anche qui noi, iniziati non casualmente con l’ineffabile manovra Monti, che triplicò la tassazione patrimoniale sugli immobili (250 miliardi di euro di Imu dal 2012 al 2022)”.
“Per il resto del discorso – prosegue Spaziani Testa – selezioniamo tre spunti interessanti: un motto (non disturbare chi vuole fare), una sottolineatura (la necessità di combattere lo spopolamento delle aree interne), un impegno (l’attenzione ai corpi intermedi). Buon lavoro al Governo e alla nuova maggioranza, confidando che per la loro azione vogliano tenere presenti le 5 priorità per l’immobiliare individuate da Confedilizia, che già prima delle elezioni abbiamo portato all’attenzione di tutte le forze politiche”.
Un plauso giunge anche dai penalisti italiani: “Il richiamo della presidente Meloni alla necessità di recuperare la parità tra accusa e difesa nel processo penale merita il vivo apprezzamento dei Penalisti italiani, e costituisce pieno sostegno e legittimazione alle prime dichiarazioni programmatiche del ministro Nordio. Ottimo anche il richiamo alla intollerabile condizione delle carceri – notano – con lo scandalo dei 71 suicidi a oggi. Quanto alla evocazione della certezza della pena per un Paese più sicuro, occorre comprendersi. La certezza della pena è patrimonio della cultura illuministica e liberale, ma non ha nulla a che fare con la identificazione tra pena e carcere. Ne parleremo volentieri con il presidente del Consiglio e con il ministro, quando vorranno confrontarsi con noi”. Rimanendo all’intervento fatto da Meloni alla Camera nel giorno della fiducia, Gian Domenico Caiazza, presidente dell’Unione delle Camere penali, commenta: “Giorgia Meloni ha ribadito cose importanti: restituire l’equilibrio tra accusa e difesa, rispettare la presunzione di non colpevolezza, sicurezza e certezza della pena”. Pena che, per Caiazza, “deve essere effettiva, ma non si può accettare che la certezza della pena equivalga al carcere. Meloni ha richiamato come scandalo intollerabile i 71 suicidi nelle carceri, sono parole che apprezzo, se la certezza della pena sarà declinata in un modo corretto non nella logica carcerocentrica che piace a Matteo Salvini ma nell’efficacia della sanzione. Si tratta di abbandonare posizioni ideologiche, bandierine che richiamano la pancia della gente. Queste prime parole – termina – mi sembrano incoraggianti, speriamo si sia sulla strada giusta”.
Aggiornato il 26 ottobre 2022 alle ore 12:02