Istituzioni pubbliche: semplificazione necessaria

La forma delle nostre istituzioni è vecchia, obsoleta, anacronistica. È necessario adattarle e convertirle in senso più moderno, semplificandole. Si tratta di un “corpaccione” inutile che bisogna sfoltire, per renderlo aderente e funzionale a ciò che serve, oggi, a noi cittadini.

Come si è visto, i recenti governi sono stati composti da soggetti non eletti dagli italiani, come ad esempio i Governi Draghi e prima ancora quelli di Mario Monti, Matteo Renzi, Paolo Gentiloni, Giuseppe Conte. Una serie di soggetti totalmente slegati da qualsivoglia collegamento e rappresentanza del popolo italiano. Ciò ha mostrato l’inutilità o, quantomeno, l’assenza della ragione d’essere di numerosi ruoli e “funzioni” nonché del personale a questi dedicati.

Cioè, sono risultati all’evidenza inutili molti soggetti che ricoprono quelle medesime istituzioni ultronee, per le quali tuttavia sono stati corrisposti soldi pubblici. Le nostre istituzioni si sono “espanse” nel tempo a dismisura, senza – come si dice – “badare a spese”, sulla pelle e sulle tasche degli italiani. È quindi venuto il momento, alla luce degli Esecutivi non eletti è mai votati dagli italiani, di riportare al giusto stato delle cose l’intero apparato istituzionale pubblico. Come? Stabilendo il criterio dell’utilità e della convenienza. Cosa significa? Che se l’istituzione o quel settore specifico non è utile ai cittadini, è venuta meno la sua ragion d’essere. E la stessa va cancellata. Ciò anche quando, per calcoli politici privi di utilità verso la collettività ma unicamente nell’interesse di qualcuno, vengono raggirate e distorte pro domo sua.

Oggi si sta componendo il Governo degli eletti di centrodestra cioè votati dalla maggioranza dagli italiani. Questo Esecutivo deve passare le istituzioni al vaglio delle utilità, perché non siano una zavorra per le nostre tasche. I soldi pubblici sono nostri e vanno destinati, con intelligenza, a ciò che serve. Al momento, invece, le nostre istituzioni pubbliche sono un vero e proprio colabrodo.

Aggiornato il 24 ottobre 2022 alle ore 10:39