Pragmatismo e visione

A leggere i giornali di oggi, apertamente schierati contro la coalizione di centrodestra, sembrerebbe che Silvio Berlusconi e Forza Italia siano usciti sconfitti nel braccio di ferro con Giorgia Meloni. Non conoscono o fanno finta di non sapere che il leader storico del centrodestra è, da grande imprenditore e statista, un pragmatico. Speravano di minare sin dall’inizio il governo che si andrà a formare e, loro malgrado, sarà più forte che mai.

Per chi sa di politica è assolutamente normale che nella fase propedeutica alla formazione di un nuovo governo di coalizione, i partiti che ne fanno parte tendono a negoziare posizioni nel futuro esecutivo funzionali alle loro aspettative e alla loro visione di società. La politica è l’arte del possibile e quindi fatta di compromessi.

La stessa leader di Fratelli d’Italia ne è consapevole e lo ha dimostrato nell’incontro di ieri a via della Scrofa. È grazie alla sua intelligenza politica che il centrodestra è riuscito, più volte, a vincere le elezioni politiche quando sembrava impossibile. È stato grazie alla sua entrata in politica, che nel 1994 il centrodestra riuscì a prevalere sulla cosiddetta “gioiosa macchina da guerra” guidata dall’ultimo segretario del Partito comunista italiano, Achille Occhetto.

Il presidente di Forza Italia sa bene che solo un centrodestra unito può vincere le elezioni. Ogni qual volta la coalizione che guiderà il Paese si è divisa, ha consegnato il governo, le regioni e i grandi comuni alla sinistra. Ero certo che avrebbe trovato un accordo con la Meloni! Il centrodestra “unito” guiderà l’esecutivo per l’intera diciannovesima legislatura. Se ne facciano una ragione!

(*) Foto di Gloria Sabatini

Aggiornato il 18 ottobre 2022 alle ore 10:47