Il Pd si prepara alla “Cosa 3”

Dopo la batosta elettorale del 25 settembre, il Partito democratico vive un viaggio alla ricerca delle proprie origini. Nuove idee, nuovo segretario, addirittura c’è chi ipotizza un nuovo nome: dopo “La Cosa” (il cambiamento Pci-Pds), “La Cosa 2” (Pds-Ds-Pd), ecco la “La Cosa 3” (oltre il Pd). Se Enrico Letta ha già annunciato che non si ricandiderà alla guida del partito, stenta a decollare la disputa tra i possibili contendenti. D’altro canto, i dem sono abituati a “divorare” i leader. In 15 anni, hanno cambiato 10 segretari, di cui 2 reggenti. Ma, a differenza delle occasioni precedenti, stavolta non si discute solo della leadership. È quanto emerge da un sondaggio condotto da Demos.

Come scrive Ilvo Diamanti su Repubblica, “solo una frazione minima dei suoi elettori (6 per cento) ritiene che il Pd abbia concluso il proprio percorso. E sarebbe meglio, per questo, scioglierlo. Mentre la maggioranza pensa che occorra un congresso per scegliere un nuovo leader (40 per cento). O, meglio ancora, che vada rifondato, con un nuovo statuto e un nuovo nome (46 per cento). Una larga parte del partito, considera necessario andare oltre “questo” Pd. Ma per riprendere il cammino. Senza cancellare né rimuovere la propria storia. Al contrario. Mantenendo le proprie radici. Che affondano nell’Ulivo”.

Secondo Demos, tra i papabili per la segreteria, al primo posto, per gli elettori del Pd, figura Stefano Bonaccini, con il 26 per cento. Dietro al presidente dell’Emilia-Romagna, ecco la sua vice, Elly Schlein (staccatissima, al 9 per cento). Al terzo posto troviamo l’ex segretario Pier Luigi Bersani (al 4 per cento). Appaiati al quarto posto, con il 3 per cento a testa, si piazzano Letta, Paola De Micheli e, addirittura, Giuseppe Conte, leader pentastellato. Al 2 per cento arriva persino Carlo Calenda, leader di Azione. Il sondaggio dimostra una tendenza evidente: lo sbandamento non riguarda soltanto la classe dirigente del partito, ma investe anche gli elettori. Che invocano, ancora una volta, le primarie “aperte a candidati esterni al partito”.

Aggiornato il 17 ottobre 2022 alle ore 17:23