
Inizia oggi la diciannovesima legislatura dell’era repubblicana. Auguriamo a Giorgia Meloni, prima donna presidente del Consiglio dei ministri della storia d’Italia, il successo che merita. Il primo scoglio che si deve superare è l’elezione dei presidenti di Camera e Senato. Sono le fibrillazioni tipiche di ogni inizio di legislatura. Sembrerebbe che ancora, quando sto scrivendo, non ci sia l’accordo tra i leader della coalizione di centrodestra sui nomi da eleggere. Non è un buon inizio. I media, che non hanno digerito la vittoria elettorale della coalizione capitanata da Giorgia Meloni ci stanno “inzuppando il pane”.
Speriamo che la notte porti consiglio e che i presidenti di Camera e Senato siano eletti alla prima votazione. In condizione di normalità democratica, in un esecutivo di coalizione ogni partito cerca di ottenere il massimo possibile per il proprio partito. Le condizioni oggettive per l’insediamento del nuovo esecutivo non sono la normalità! Il governo di centrodestra avrà contro tutto l’establishment che ha governato il Paese. Se i leader del centrodestra danno anche la percezione di mancanza di unità d’intenti, gli avversari andranno a nozze per attaccare il nuovo governo che si dovrà formare. Il nuovo esecutivo dovrà affrontare problemi molto gravi, che metteranno a dura prova il governo. La risposta alle Cassandre è una sola: elezione al quarto scrutinio del presidente della Camera e al primo scrutinio al Senato della Repubblica!
Aggiornato il 13 ottobre 2022 alle ore 09:52