
Potrebbero essere le ultime ore del governo Draghi. Nel corso del Consiglio nazionale del Movimento 5 stelle, durato oltre cinque ore, prevale la linea del possibile Aventino. Per queste ragioni, i grillini, domani meditano di uscire dall’Aula al Senato al momento del voto di fiducia sul Disegno di legge Aiuti. Gli sherpa dell’esecutivo sono in azione per evitare uno strappo dalle conseguenze imponderabili sulla vita dell’esecutivo. Al momento, dai vertici pentastellati non filtra una posizione univoca. La decisione finale non è stata ancora assunta. Nelle prossime ore non è escluso – secondo quanto si apprende – un nuovo incontro fra il leader del Movimento Giuseppe Conte e il premier Mario Draghi. Frattanto, è in corso intanto l’assemblea congiunta dei gruppi parlamentari del Pd, nella sala della Regina a Montecitorio
Enrico Letta è consapevole della gravità del momento. “Quando abbiamo detto il governo deve andare avanti e noi lo sosteniamo fino alla fine delle legislatura non lo abbiamo detto solo noi. Ieri – sostiene il leader dem – ho visto Matteo Salvini e Silvio Berlusconi: lo diciamo sommessamente, non è che se per ripicca M5s fa cadere il governo non si va al voto. È nelle cose, lo hanno detto Salvini e Berlusconi. Il governo ha bisogno di una maggioranza, e lo diciamo a tutte le forze politiche”.
Letta non vuole essere equivocato: “Lo dico con chiarezza a tutti e a nessuno: il semestre di difficoltà che abbiamo davanti richiede più responsabilità. Di fronte a un autunno caldo le forze politiche responsabili sanno che scelte fare e le fanno. Noi vogliamo dare risposte non lasciando gli italiani senza risposte lasciandogli solo il balsamo dell’è stata colpa loro”. La logica del capro espiatorio, La logica del Malaussène non ci appartiene. Non possiamo stare alla finestra. Prenderà voti alle prossime elezioni chi darà risposte”.
Anche Matteo Salvini non esclude il voto anticipato. “Lo ha detto anche Draghi, senza i 5 stelle – afferma il leader della Lega – non ci sarà un altro Governo. Se i 5 stelle faranno una scelta parola agli italiani”. Secondo Luca Zaia, “il dibattito è il sale della democrazia. Ma in questo momento particolare, c’è bisogno di un governo per prendere decisioni strategiche. Io spero che non ci siano motivi perché questo governo cada, perché entreremmo in un limbo pericoloso”. Il governatore del Veneto rivendica: “Noi della Lega abbiamo un ruolo e possiamo giocarcelo fino in fondo, abbiamo le nostre istanze a partire dall’autonomia. Se si può andare avanti anche senza M5s? Giro la domanda al presidente Sergio Mattarella che, come prevede la Costituzione, sentirà le forze politiche, vedrà i numeri e deciderà”.
Aggiornato il 13 luglio 2022 alle ore 16:17