Centrodestra, Toti: “Vince se riesce ad allargare”

Giovanni Toti denuncia un “deficit di rappresentanza del polo popolare e liberale” nel centrodestra. Secondo il presidente della Regione Liguria, la coalizione “vive ancora su vertici a tre come se fossimo nel 1994. Ma queste elezioni ci dimostrano che fuori c’è un mondo più grande che va conquistato, anche perché sennò lo farà il centrosinistra oppure diventerà un terzo polo che cambierà lo schema di gioco. Io suggerirei ai grandi leader di interrogarsi su questo”.

Il governatore, in un’intervista a Repubblica, commenta il risultato delle elezioni amministrative. “Intanto – sostiene – diciamo che la Liguria forse è il fenomeno più visibile, ma c’è una tendenza diffusa un po’ in tutta Italia. Le coalizioni e i partiti tradizionali hanno fatto fatica a mantenere lo schema classico della Seconda Repubblica, mentre i candidati che hanno saputo interpretare il momento politico e allargare i confini delle proprie coalizioni e alleanze hanno riportato lusinghieri successi. Vale anche a sinistra a Verona con l’esempio di Tommasi”.

Matteo Salvini e Giorgia Meloni sono i due leader dei principali partiti di centrodestra, ma “queste elezioni amministrative ricordano che il 40 per cento dei voti viene fuori dai partiti tradizionali. Chi saprà conquistarsi il cuore e la fiducia di un elettorato frammentato ma non rappresentato dai partiti tradizionali, vincerà le elezioni. Chi saprà trovare tra gli esponenti migliori dei governi territoriali la nuova classe dirigente riuscirà a riconquistare la credibilità dei cittadini italiani, esattamente come è successo a livello locale”.

Frattanto, è ancora viva la polemica scatenata ieri da Giorgia Meloni contro “gli insulti di La7”. L’attacco alla leader di Fratelli d’Italia è nato dopo il suo discorso al congresso di Vox, il partito di estrema destra spagnolo. Meloni aveva tenuto un comizio a Marbella, in Andalusia, a sostegno di Macarena Olona, candidata alla presidenza alla regione. “No – aveva detto Meloni – alla lobby Lgbt! No violenza islamista! No all’immigrazione! No alla grande finanza internazionale”.

La leader Fdi, con un video su Facebook, ha annunciato querele per il comportamento tenuto negli ultimi giorni da alcuni ospiti dei programmi televisivi della rete di Urbano Cairo. Per Meloni, “gli italiani non sono più disposti a credere alle loro storie. Una sinistra totalmente allo sbando passa le sue giornate a insultarmi e a mistificare le mie dichiarazioni. Nella vita mi sono sempre assunta le mie responsabilità, è ora che lo facciano anche gli altri. Querelerò chi ha raccontato falsità. Vediamo – ha sottolineato – se in questa nazione si può ancora non essere di sinistra senza rischiare di diventare vittime dello spostato di turno grazie alle loro campagne d’odio”.

A Meloni ha replicato, senza citarla, su Twitter il direttore di La7, Andrea Salerno. “A La7 – ha scritto – si ascoltano e si dà spazio a tutte le opinioni. Sempre con equilibrio, pluralismo, cura giornalistica. Al servizio del pubblico, come dev’essere”. Intanto, Licia Ronzulli, parlamentare di Forza Italia, ad Agorà Estate su Rai Tre, si è rivolta proprio a Meloni. “Se un sindaco (Federico Sboarina, ndr) decide di non apparentarsi, onestamente si dà un vantaggio al centrosinistra. Nel momento in cui questa decisione rischia di penalizzare i cittadini di Verona allora bisogna forse intervenire”.

 

 

Aggiornato il 17 giugno 2022 alle ore 14:02