
Giorgia Meloni punta a guidare il Paese. “Dove mi vedo tra un anno? A fare bene il mio lavoro. Non mi do obiettivi personali. Certo spero di vedere Fdi al governo”. La leader di Fratelli d’Italia, ai microfoni di Rtl 102.5, parla a tutto campo, di leadership del centrodestra, dell’alta finanza internazionale e dell’invasione russa in Ucraina. Meloni sarebbe “contenta di avere, finalmente, un governo di centrodestra scelto dagli italiani”. Dopodiché, interviene sull’ok di Matteo Salvini a lei come premier, in caso si confermassero i sondaggi che vedono Fdi primo partito. “Io premier? Non serve la patente di Salvini – ironizza Meloni – l’ok lo danno gli italiani e questa è la regola della coalizione”. Guardando poi alle polemiche che stanno coinvolgendo anche dall’interno Lega e Forza Italia, Meloni osserva: “Fdi è un partito che non ha polemiche interne. Ma non considero corretto infilarsi in quelle degli altri”. Di certo, aggiunge, “non mi rallegro se ci sono problemi in Fi o Lega perché le elezioni le voglio vincere con loro e se io prendo un punto più degli altri, ma la coalizione perde, non è che mi conviene”.
Meloni commenta anche il giudizio di Goldman Sachs che vede nelle prossime elezioni politiche un rischio per l’Italia in caso di vittoria della destra. “Evidentemente a Goldman Sachs – attacca la presidente di Fdi – interessa di più una classe politica che tenga insieme tutto e il contrario di tutto, con parlamentari disposti a consegnarsi e a svendere pezzi d’Italia pur di non andare a casa, piuttosto che un governo scelto e legittimato dagli italiani per fare gli interessi degli italiani. L’alta finanza internazionale non può essere più importante del giudizio degli elettori. Ciò di cui mi stupisco è che teniamo conto del parere della finanza americana”.
Meloni, alla radio, esprime la sua idea europeista anche sull’invasione russa in Ucraina. “È utile – sostiene – che l’Ue si trovi compatta sulle sanzioni alla Russia. Certo, se lo avesse fatto prima con una politica estera degna del suo ruolo, avrebbe potuto fare di più per evitare il conflitto”. Secondo Meloni, “le sanzioni sono efficaci, ma impattano più su qualcuno che su altri. Allora perché il governo italiano non si fa sentire per ottenere un fondo i compensazione per i Paesi più colpiti dalle sanzioni? E parlo di un fondo non solo europeo, ma di tutto l’Occidente. Nella condizione in cui ci troviamo le sanzioni sono lo strumento più efficace. Però ripeto: se colpiscono altri piuttosto che noi”.
Aggiornato il 01 giugno 2022 alle ore 18:59