Referendum, Bongiorno: “Lega ci mette faccia, silenzio da media”

Giulia Bongiorno richiama l’attenzione della stampa sui referendum del 12 giugno. “Dare la parola ai cittadini sulla giustizia – sostiene – è già un successo. Ogni sì che arriverà sarà una presa di posizione netta contro chi frena i cambiamenti. Basterebbe menzionare le numerose iniziative della Lega in giro per l’Italia per misurare l’intensità del nostro impegno”. La responsabile giustizia della Lega, in un’intervista Repubblica, smentisce che il Carroccio sia prudente sui referendum. Che il partito di Salvini non ci metta la faccia. “È una mistificazione – attacca – che offende tutti coloro che si stanno spendendo come, solo a titolo di esempio, Calderoli, Ostellari, Morrone. La Lega ha organizzato convegni, incontri, gazebi nelle piazze. La gente fino a oggi non è stata adeguatamente informata a causa del silenzio dei media”.

Giulia Bongiorno riconosce che i tre quesiti bocciati dalla Consulta (responsabilità civile diretta, eutanasia e cannabis), “erano quelli di maggiore appeal per l’opinione pubblica, anche perché di più immediata comprensione, ma i cinque rimasti incidono sul funzionamento del sistema giustizia, dunque riguardano chiunque”. Parlando della riforma Cartabia, che andrà in Aula pochi giorni dopo il referendum, Bongiorno conferma “grande stima nella ministra, che ha fatto uno sforzo di mediazione notevole. Chiedere di rendere più incisiva una riforma non significa non volerla”.

Intanto, i parlamentari Lega in commissione di Vigilanza Rai, denunciano il boicottaggio del referendum da parte della tivù di Stato. Il documento riporta le firme di Giorgio Maria Bergesio, Dimitri Coin, Umberto Fusco, Elena Maccanti, Simona Pergreffi e Leonardo Tarantino.  “L’Agcom – sostengono – conferma quanto la Lega denuncia da settimane. Sui referendum del 12 giugno c’è stato finora un silenzio vergognoso. Ora, Rai e tutti i fornitori di servizi di media audiovisivi e radiofonici nazionali corrano subito ai ripari e garantiscano una copertura informativa adeguata, corretta, imparziale e completa nel rispetto del principio del pluralismo”.

Secondo la deputata leghista Laura Ravetto, “a soli 12 giorni dal voto per i Referendum sulla giustizia, il silenzio dei media è sempre più eloquente. Una vera e propria censura che ha portato l’Agcom a richiamare la tivù di Stato, assieme alle altre emittenti audiovisive e radiofoniche. Dovrebbe essere interesse di tutti pubblicizzare un momento democratico come quello referendario, indipendentemente dalla posizione che si abbia sullo stesso. La Lega è in prima linea affinché nessun italiano perda l’occasione per un grande evento di partecipazione”.

Aggiornato il 31 maggio 2022 alle ore 19:01