Fdi, Meloni: “La normalità è il centrodestra unito”

Giorgia Meloni rivendica la coerenza della destra italiana. A un incontro elettorale a Lodi, in vista delle elezioni comunali del 12 giugno, la leader di Fratelli d’Italia sostiene l’indisponibilità di alleanze improbabili. “Noi – afferma – con gente che ci fa venire il voltastomaco, non ci alleiamo. Noi ci alleiamo solo con coloro i quali pensiamo di poter dare risposte al Paese, e con la sinistra le risposte, almeno quelle che riteniamo siano giuste, non si possono dare”. Per Meloni, “la normalità è questa: il centrodestra unito. Noi stiamo insieme per scelta, non come gli altri che si schifano ma poi si mettono insieme perché così impediamo agli altri di vincere le elezioni. Ricordo una fantastica dichiarazione di Matteo Renzi che disse all’idea di allearmi ancora con i 5 Stelle mi viene il voltastomaco. Però il voltastomaco per le poltrone te lo fai venire, eh. Noi no. Noi in quel caso – chiosa Meloni – non ci alleiamo”.

La presidente di Fdi ricorda: “Quelle del 12 giugno saranno le ultime elezioni prima delle Politiche dell’anno prossimo che speriamo ci facciano fare, perché per loro tutte le scuse sono buone, ora la guerra, prima la pandemia, adesso arriverà il vaiolo delle scimmie. Tenteranno di inventarne di ogni. Durante la pandemia dicevano che in Italia non si poteva votare, intanto si votava per le primarie del Pd perché sono le uniche elezioni dove non li puoi cacciare, vincono loro ovunque. In realtà si votava nel resto del mondo perché la democrazia non è sacrificabile”.

Meloni poi ricorda che si deve votare “soprattutto quando le cose vanno male perché ci deve essere un capitano che deve sapere dove portare la nave e deve essere scelto dall’equipaggio. Noi siamo pronti e più saremo pronti e più succederà di tutto e ci dipingeremmo come dei mostri. Ma è chiaro che la violenza verbale è sempre un’implicita ammissione di inferiorità”.

La leader di Fdi interviene anche a proposito dell’eventuale ricandidatura del governatore lombardo, Attilio Fontana, alle Regionali del prossimo anno. “Noi – dice – siamo sempre stati leali col presidente Fontana. Lo considero un ottimo governatore”. Poi, una lieve stoccata agli alleati: “Qui non si riesce a parlare della Sicilia (dove si discute della ricandidatura di Nello Musumeci, ndr) dove si vota fra due mesi e vogliamo parlare della Lombardia? Una cosa per volta”.

Aggiornato il 30 maggio 2022 alle ore 17:33