
Forza Italia nel caos. La decisione di sostituire Massimiliano Salini con Licia Ronzulli era nell’aria da un po’ di tempo. Sarebbe stato Silvio Berlusconi a chiamare Salini per annunciargli l’intenzione di rimuoverlo dall’incarico di commissario forzista della Lombardia. L’eurodeputato avrebbe informato della sostituzione Antonio Tajani, numero due azzurro. “La decisione della mia rimozione – rivela Salini – mi è stata resa nota nella giornata di sabato, senza che tale comunicazione fosse accompagnata da alcuna motivazione plausibile. È doveroso, da parte mia, comunicare che, sorpreso e amareggiato da tale decisione, ho esplicitamente declinato da subito la nomina a responsabile Fi per i rapporti con le associazioni imprenditoriali”.
Quel che colpisce è la “tempistica”. Chi ha avuto modo di sentire Salini riferisce che l’eurodeputato non riesca a capacitarsi del fatto che il “cambio della guardia” sia arrivato mentre era impegnato in un tour lombardo. In queste settimane Salini ha presenziato a una serie di incontri con sindaci, consiglieri regionali e amministratori locali, per preparare al meglio la campagna elettorale in Lombardia.
Mariastella Gelmini non ha nascosto la propria delusione per la sostituzione. La ministra per gli Affari regionali e le Autonomie a Sorrento, per la convention sul Mezzogiorno promossa dalla ministra del Sud Mara Carfagna, avrebbe manifestato la propria contrarietà a Tajani. “Caro Antonio – sarebbe stato lo sfogo di Gelmini – va bene tutto, ma mi sembra un po’ surreale rimuovere un coordinatore regionale il giorno prima della presentazione delle liste per le amministrative e nel pieno della campagna elettorale senza delle motivazioni precise”.
Ronzulli interviene a proposito delle polemiche sulla sua nomina a commissaria regionale. “Sono un soldato nelle mani del presidente Berlusconi”, dichiara. “Mi ha chiamato sabato sera e, da figlia dell’Arma, ho risposto: presente!. Un conflitto tra ministri e dirigenti del partito? Esistono ruoli diversi e questo, in qualche circostanza, crea differenti punti di vista. È normale e sano, siamo una forza politica dove si discute per poi fare sintesi”, spiega. La senatrice di Forza Italia, parlando del centrodestra, aggiunge: “I leader non si vedono, ma si sentono, in ogni caso mi auguro e ho fondate ragioni di immaginare che si incontreranno presto, magari già nei prossimi giorni”. Quanto ai “numeri” di Giorgia Meloni, per Ronzulli, “non c’è da preoccuparsi se a crescere sia un alleato, cioè se la coalizione di centrodestra si rafforza”.
Ronzulli, in un’intervista alla Stampa, smentisce i malumori interni al partito. “Forza Italia divisa? Assolutamente no”, sostiene. “Stiamo dando prova di forza e di unità. Chi ci racconta divisi vuole male alla nostra forza politica e al nostro presidente. Abbiamo avuto mesi difficilissimi, confortati soltanto dall’inesauribile ottimismo e voglia di fare del presidente Silvio Berlusconi, ma ormai da un anno siamo in crescita costante e assolutamente centrali. Determinati e determinanti, come ha detto Berlusconi a Roma. Per questo mi sono stupita di leggere ricostruzioni diverse”.
Aggiornato il 16 maggio 2022 alle ore 17:28