
“La Lega è l’unica che sta facendo passi indietro”. Matteo Salvini commenta la Conferenza programmatica milanese di Fdi, nel corso della quale Giorgia Meloni ha lanciato il partito dei conservatori. Il segretario del Carroccio non nasconde le proprie preoccupazioni. “Non possiamo essere sempre noi a fare passi indietro per l’unità del centrodestra”. Poi, lancia una stoccata alla leader di Fratelli d’Italia. C’è qualcuno che “dice che magari va al governo da solo”.
Per incontrare Meloni, Salvini era “a disposizione nel weekend”. E ironizza: “Mi hanno dato dell’imbucato alle feste e io non sopporto quelli che si imbucano alle feste. Avrei fatto volentieri un atto di cortesia, ma se un esponente di quel partito dice che è meglio di no (Ignazio La Russa, ndr), sono stato volentieri con i miei figli e tanti saluti: quando avranno voglia ci vedremo. Nemmeno un caffè? – ha concluso Salvini – io lo avrei offerto un caffè, ma se uno mi dice che il mio caffè non lo vuole, allora me lo bevo io”.
Nonostante le schermaglie, il leader della Lega crede nell’unità dei moderati. “Io dico di sì”. E ribadisce: “Poi se qualcuno nel centrodestra dice che potrebbero andare da soli secondo me è un errore”. Salvini, a margine della cerimonia per il premio Walter Fontana alla Villa Reale di Monza, risponde così a chi chiede se nel 2023 il centrodestra sarà compatto alle Politiche. “La Lega lavora per il centrodestra unito – aggiunge – qualcun altro un giorno sì e uno no dice che potrebbero anche fare da soli”. Ma secondo Salvini, “da soli non si vince, uniti sì”.
Rispetto alla difficile sintesi per le Regionali siciliane, Salvini professa ottimismo. Nell’isola si è consumata una spaccatura apparentemente insanabile. I due contendenti sono il governatore della Regione Nello Musumeci (sostenuto da Giorgia Meloni) e il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, leader di Forza Italia in Sicilia. A Palermo “c’è un centrodestra diviso in due-tre-quattro-cinque parti e io – sottolinea Salvini – sto lavorando per l’unità. Ci sono troppi litigi. Noi siamo impegnati a ricomporre”, ma se sul governatore Nello Musumeci “tre quarti della coalizione dice no, evidentemente c’è un problema. Quindi io devo capire i no e lavorare per ricomporre”.
Aggiornato il 02 maggio 2022 alle ore 15:44