Ucraina, Graziano: “Forze armate siano rifornite al meglio”

“A soldati italiani servono equipaggiamenti moderni”. Ne è fermamente convinto il generale Claudio Graziano. Secondo il presidente del Comitato militare Ue, “è giusto parlare di spesa militare più che di armamenti. L’Ucraina ci insegna che una forza armata si batte se sente dietro di sé un intero Paese, se è motivata e se è pronta. Alle nostre Forze armate non manca il sostegno del Paese e sono tra le migliori al mondo, ma per essere ben motivate occorre che siano addestrate e rifornite al meglio”. Il generale, in un’intervista alla Stampa, sostiene che “ai soldati italiani servono armi e poi serve un addestramento adeguato. Che costa. Occorrono carri armati di quarta generazione, che siano in grado di difendersi adeguatamente dai missili controcarro. I caccia di sesta generazione. I satelliti. Una capacità di trasporto strategico. La cybersicurezza. Un’adeguata contraerea”.

Intervistato anche da Repubblica il generale parla della situazione nell’Unione europea per quanto riguardo il progetto di realizzare una difesa comune. “Stiamo lavorando – sostiene Graziano – per darci una difesa comune, abbiamo appena approvato una bussola strategica per una forza multinazionale, terrestre, navale, aerea, di cinquemila unità sul terreno. Poi c’è tutto il resto, il trasporto, la logistica. Siamo ambiziosi vorremmo arrivare a 60mila militari di tutta Europa, con capacità di coordinamento politico e finanziario. Tutto dipende dalla volontà politica dei 27 Paesi dell’Ue. E in questa forza l’Italia avrà un ruolo chiave”. Sul fronte del conflitto in Ucraina, secondo Graziano “bisognerebbe innanzi tutto cessare le ostilità e metter in piedi un gruppo di interposizione con numeri importanti: 15-20mila uomini schierati lungo il confine sul Donbass”.

Aggiornato il 31 marzo 2022 alle ore 13:33