Oggi è iniziato il viaggio in Europa del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, Sleepy Joe come lo chiama ancora qualcuno. Intanto, però, nei media italiani per garantire la Pace si parla solo di guerra, armi, eserciti, resistenze, micidiali preparati chimici, al fosforo, a grappolo, batteriologici e chissà dove arriverà questa escalation con gli arsenali del mondo zeppi di aggeggi nucleari.

Cari amici, la pace si fa con la guerra. Giusto? Noi latini, che conosciamo greci, fenici, tutti, che abbiamo studiato a scuola le guerre fino all’ultima, l’irripetibile Secondo conflitto mondiale, sappiamo bene che più ti armi e più puoi garantire che nessuno Stato, nessun tiranno in preda a follia, possa minacciare i confini e coi tuoi super eserciti e generali, con spese folli e parate militari (altrimenti come far sapere al nemico che sei una potenza) potrai “gozzovigliare” sereno e sicuro. A un esame di quinta elementare un ragazzino, che dovesse rispondere, così sarebbe bocciato.

È la vittoria di Zar (Vladimir) Putin, che seduto su un trono di missili e armi psichedeliche, per non essere davvero denunciato per crimini di guerra, cerca avversari alla sua altezza e un’Europa “potenza militare”. La Nato ha già migliaia di armamenti e dunque, noi cittadini, possiamo vivere tutti felici e tranquilli. Non cito, per carità di patria, le armi nucleari in possesso di India, Iran, Iraq e via dicendo. E, come vedete, non immagino neanche di coinvolgere “orsetti cinesi” e men che mai la Corea del Nord che spara missili a lunga gittata per verificare come lavorano gli ingegneri.

Barbara Palombelli, anche ieri sera su Rete 4, ha insistito sui valori della “Resistenza”, rispondendo picche, in un certo senso, al presidente Volodymyr Zelensky che, tutto sommato, nel collegamento col nostro Parlamento non aveva citato tutte queste parole e concetti. Non è cattiveria e superbia mediatica di nessuno. È che chiunque in Italia conserva della guerra l’idea distorta di Benito Mussolini e di Adolf Hitler, e della pace la convinzione che sia dovuta alla gloriosa Resistenza, per cui penso che a breve l’inno d’Italia – e forse d’Ucraina – diventerà “Bella ciao”. Evidentemente, un uomo come Riccardo Muti, che ha parlato solo del suo funerale senza battiti di mani e silenzio assoluto, doveva aver capito che l’Inno alla Gioia ha ore contate? Cosa che forse avrà ammalato il povero Alessandro Baricco, regista e soggettista di “Lezione 21”.

Ma con i quattro fucili della Resistenza si va poco lontano e, dunque, ecco Mario Draghi che annuncia, oltre al pieno sostegno a milioni di stranieri, profughi e sfollati, anche scostamenti per spese militari. Joe Biden, in missione per la Nato oltre che per gli Stati Uniti, vorrà capire quanto e come intende armarsi l’Europa.

Scusate se mi permetto, come donna, di dire una cosetta: diciamo che stiamo immaginando i Caschi Verdi d’Europa per la difesa militare e civile della nostra culla europea? La Pace si fa con le armi, giusto? “Si vis pacem para bellum”. I latinisti saranno d’accordo. Se è così, ha già vinto Vladimir Putin: Russia-Europa 1-0, per questo round. Perché tutti i giornali riportano oggi che il gas si pagherà in rubli.

Aggiornato il 24 marzo 2022 alle ore 12:18