Caro carburanti, Calenda: “Le misure del governo sono deboli”

Carlo Calenda giudica negativamente le misure del governo sul caro carburanti. Il leader di Azione ed ex ministro dello Sviluppo economico, in un’intervista alla Stampa, definisce “debolissime” le misure adottate dall’esecutivo e punta il dito contro Confindustria, che si schiera con le società energetiche contro la tassa sugli extraprofitti. Secondo Calenda la tassa sugli extraprofitti non è incostituzionale. “Non è vero, sostenerlo è sbagliato, una mancanza di senso della responsabilità. Quei profitti sono fatti in tempo di guerra, a danno di tutte le imprese manifatturiere e di trasporti piccole, medie e grandi, che rischiano il fermo produttivo” e, aggiunge, “con la battaglia contro la tassa sugli extraprofitti sono proprio loro che rischiano di bloccare il Paese. È il momento per gli imprenditori del manifatturiero di far sentire la loro voce: se la sofferenza che vivono non è compresa nemmeno dalla loro associazione è difficile che a capirla sia il governo”.

Calenda attacca Confindustria a testa bassa. “Le aziende pubbliche di energia pesano molto in termini di contributi in Confindustria, ma è grave che Confindustria decida di schierarsi con loro”. Secondo Calenda, le misure prese dal governo sono “debolissime, del tutto insufficienti. Draghi sta facendo un errore clamoroso. Le misure vanno rafforzate”. Il leader di Azione propone: “Innanzitutto tassare gli extraprofitti al 50 per cento e usare i 30 miliardi di euro per portare la benzina a 1,75: la misura costerebbe un miliardo e mezzo al mese. Poi un provvedimento per abbassare ulteriormente il costo dell’energia per aziende produttrici e famiglie. Dobbiamo aumentare il potere di acquisto delle famiglie”.

Aggiornato il 21 marzo 2022 alle ore 17:04