M5s, niente quorum: il flop del voto online

Un autentico flop. Non è stato raggiunto il quorum costitutivo per validare in prima convocazione il voto sul nuovo statuto M5s. Votano solo in 34mila tra gli iscritti pentastellati. Ora è necessaria una seconda votazione in programma oggi, dalle 8 alle 22 sulla piattaforma Skyvote. Lorenzo Borré non perde l’occasione e attacca l’ex premier. Il legale che ha presentato il ricorso contro lo statuto M5s a nome di alcuni iscritti 5stelle firma una nota di fuoco. “Giuseppe Conte – sostiene l’avvocato – si aspettava un bagno di democrazia e ha ricevuto la doccia fredda da parte della realtà, avendo votato meno di un quinto degli iscritti. Quella che molti commentatori politici hanno ritenuto una sfida al Tribunale di Napoli evidentemente non è piaciuta alla stragrande maggioranza degli associati, i quali probabilmente non credono che la democrazia si affermi con petizioni antidemocratiche, quali quelle che riservano ad uno solo di loro la possibilità di guidare il partito”. Secondo Borrè, “l’aver definito cavilli questioni attinenti principi di rilevanza costituzionale segna un cambio di paradigma indigesto ai più. L’11 le modifiche saranno sicuramente approvate, ma considerati i vizi che le minano e ne predicono l’annullamento, mi domando: che senso ha tutto questo?”.

Di tutt’altro avviso Davide Crippa. “Disaffezione verso il progetto di Conte?”, s’interroga capogruppo del M5s alla Camera, in un’intervista al Corriere della Sera. “Siamo l’unica forza politica che coinvolge in modo diretto la sua base. Io mi soffermerei su questo dato distintivo che è sempre un valore aggiunto”. Riguardo alla consultazione e alle azioni legali minacciate da Rousseau Crippa aggiunge: “Abbiamo piena fiducia nei passi che vorranno compiere il presidente Conte e gli avvocati. Sono certo che si troverà la strada giusta per appianare queste questioni che oggi, però, non credo interessino ai cittadini”. Nuovo partito di Conte? “Non mi risulta che sia un tema mai trattato. Abbiamo altre questioni all’ordine del giorno. Noi dobbiamo pensare a fare politica nell’interesse degli italiani”, sottolinea il capogruppo M5s.

Aggiornato il 11 marzo 2022 alle ore 13:25