
Il 3 dicembre 2021 è stata una data importante per milioni di italiani che vivono all’estero. In tutto il mondo sono stati rinnovati i Com.It.Es. che, in poco tempo, hanno dimostrato una partecipazione alla vita pubblica e un’attenzione ai nostri connazionali profondamente diversa rispetto a quanto accaduto in passato.
In tutto il mondo sono state evidenziate lacune organizzative e normative già in fase elettorale.
La presentazione delle liste dei candidati e le modalità di voto hanno dato vita a un processo elettorale che ha escluso milioni di italiani dal loro diritto di eleggere i propri rappresentanti.
È stato riscontrato un grave vulnus nella registrazione al voto: migliaia di persone non hanno potuto completare la procedura telematica per problemi tecnici del portale Fast.It e un’alta percentuale di chi ci è riuscito non ha ricevuto il plico elettorale.
Alcuni Com.It.Es, tra cui quello di Miami nella persona del presidente Andrea Di Giuseppe, hanno contestato la mancata verifica dei requisiti di candidabilità da parte dei consolati. Questa lacuna ha portato all’elezione di numerosi soggetti che non ne avevano diritto e che, in un secondo momento, ha dato vita a lunghe discussioni sull’ineleggibilità degli stessi, levando tempo prezioso al lavoro dei Com.It.Es appena insediati.
Il 9/10 aprile si terranno le votazioni per l’elezione dei membri del Cgie (Consiglio Generale degli Italiani all’Estero) e si sta registrando la stessa deficienza. Al momento infatti, si è ancora in attesa di indicazioni dettagliate su come dovrà svolgersi l’Assemblea Paese e quali saranno le procedure di voto.
Sempre il Com.It.Es. di Miami, nell’interesse di tutti, ha chiesto che i grandi elettori ricevano con il dovuto anticipo i nomi dei candidati e i loro curriculum, in modo da poter decidere come votare sulla base di principi meritocratici. È stata inoltre sottolineata la necessità di organizzare una cabina di regia super partes che controlli in anticipo eventuali impedimenti che darebbero luogo in termini di legge a una impossibilità di candidature e/o di ineleggibilità come ad esempio quello di un terzo mandato consecutivo. Questa la dichiarazione del presidente Andrea Di Giuseppe: “In un momento in cui stiamo dimostrando che è nata una nuova generazione di Com.It.Es. è nostro dovere esigere non solo indicazioni precise dal nostro Governo ma anche chiarezza, trasparenza e il rispetto delle norme. La comunità degli italiani all’estero merita rispetto. Abbiamo lasciato il nostro Paese per una vita migliore, dimostrando il nostro valore, le nostre qualità, la nostra professionalità e quella capacità di esportare il Made in Italy di cui il nostro Paese va fiero. Proprio per questa nostra professionalità, vogliamo che su queste elezioni non aleggino sospetti, dubbi di qualsiasi tipo che possano screditare le stesse e il comitato che ne nascerà”.
Da quanto risulta a breve ci sarà un incontro dei Com.It.es a livello internazionale per progettare e proporre azioni condivise che portino appunto a correttezza e trasparenza. Tutto lascia presagire che siamo veramente di fronte ad una nuova generazione e che questo è solo l’incipit.
Aggiornato il 09 marzo 2022 alle ore 16:05