
Sull’abbassamento del tetto dell’uso di contante a 1000 euro il Governo Draghi è stato battuto. Fratelli d’Italia ha ottenuto il raddoppio del limite a 2000. Ho notato che la questione è diventata un dibattito ideologico. Per giunta, tra i fautori di un controllo quasi totale delle banconote c’era anche qualche liberal all’americana e liberale all’italiana. Ho scritto questo appunto su Facebook: “Per me 2000 euro di contante vanno bene, e non mi interessa se è una proposta di FdI. Perché lo Stato deve fissare regole astruse per bloccare i reati finanziari? Mille euro sono la linea Maginot per risolvere i guai economici del Paese anche per i liberali? È roba neo-sovietica alla Travaglio, Cinque Stelle e Partito Democratico. Non capisco, stanno tutti diventando dei Torquemada e dei Robespierre?”.
Stefano Magni, ex redattore de L’Opinione da me interpellato, ha così risposto: “Credo che sia una proposta delirante già solo per il tetto per i contanti, a prescindere dalla quantità di soldi prevista. Figurati abbassarlo. Porre un limite sui contanti è una violazione della proprietà. Sono infatti io che dispongo della mia liquidità, dunque devo essere libero di pagare un bene o un servizio con qualunque metodo, purché usi una valuta legale. Limitare questa libertà è una ingerenza inaccettabile”.
Poi mi sono ricordato del caso della senatrice del Partito Democratico, Monica Cirinnà e del suo cane, nella cui cuccia si trovavano ventiquattromila euro in contanti. Sarà stato un cane di alta classe, di quelli che – invece di imboscare ossa di vacca – nascondono banconote. Non so come sia finita la vicenda, lo strano – come scrisse Guia Soncini – è che sia comunque verosimile: “Non ho niente contro la sinistra, ho molte amiche di sinistra: passano il tempo a lamentarsi della servitù. Però non la chiamano “servitù”, dicono “la signora che mi aiuta in casa”, e poi sibilano che ha detto di aver fatto i vetri ma erano ancora sporchi. Il guaio principale dell’esser di sinistra è che non puoi mica dire alla sguattera di sbrigarsi a far splendere quell’argenteria”. Ma niente “era ancora arrivato ai livelli dell’incredibile intervista che i due (Cirinnà e marito, ndr) hanno dato a Tommaso Labate sul Corriere della Sera”.
Ho fatto una ricerca sul trend #contante su Twitter, e ho trovato alcuni post interessanti. La considerazione migliore l’ha scritta Lisa on the sofa: “Per fortuna il tetto del contante è a 2000 euro, perché al distributore di benzina vicino casa mia non funziona il pos”. A seguire Leonardo Panetta: “Per me la stretta sul contante è il ricordo del Governo Monti e di una mia amica, che lavorava in un negozio di moda, costretta a fare tre scontrini diversi per consentire ai turisti russi di pagare in contanti una borsa da 3mila euro. Mi ripeteva chi governa vive in un mondo suo”.
Su Twitter il tema è trattato da #facciamorete, una botnet di sinistra che non diffonde malware ma notizie di stampo e con metodi – se posso usare un ossimoro – putiniani di sinistra. Affranta dal rialzo del contante a 2000 euro, #facciamorete ne ha fatto una questione impersonale, con molti tweet. Non capisco Carlo Cottarelli, che pure presiede Programma per l’Italia, un comitato scientifico che formalizzerà proposte di matrice liberale per il Governo; tra i promotori ci sono Azione di Carlo Calenda, +Europa, il Partito Repubblicano e Alleanza Liberaldemocratica per l’Italia. Cottarelli ha un ottimo curriculum di economista. Trovo però erronea la sua cocciuta voglia di controllare l’utilizzo di contante da parte di masse criminali o no. Dopotutto con 2000 euro non so quanto mercato nero si possa fare, ormai è quasi soltanto quanto serve di “cash” per la spesa al supermercato, giornali, bar, sigarette e la paghetta per i figli. Ecco cosa ha twittato Cottarelli: “Governo battuto sul tetto all’uso del contante… Si vede che qualcuno pensa che 1000 euro siano troppo pochi per fare la spesa. Bravi, avanti col nero”. Cottarelli davvero pensa che il taglio a 1000 euro possa risolvere i pagamenti in nero e il riciclo di denaro sporco?
Botta e risposta tra Yoda @PoliticaPerJedi, che ha twittato “è raggelante che il centrodestra abbia dovuto alzare la vecchia bandiera dei pagamenti in nero per ritrovare l’unità perduta”. E Alberto Ciapparoni, che ha risposto: “È raggelante come lo stampo alla fine venga sempre fuori: equiparare l’uso del contante ai pagamenti in nero è semplicemente comunista”. Poi @thomas_moro ha avvertito degli echi da Terza Internazionale quando ha scritto: “Il tuo baffo è georgiano, la tua Trabant è tedesca, la tua strategia è russa, la tua democrazia è nordcoreana, il tuo sviluppo è cinese, il tuo leader è bielorusso, la tua sanità è cubana”. Infine, Riccardo Hassan ha notato: “La relazione contante evasione non l’ha mai dimostrata nessuno, in cambio il controllo totale dello Stato sui risparmi e sul denaro è tipico delle dittature”.
Aggiornato il 21 febbraio 2022 alle ore 09:26