
Luigi Di Maio difende il Movimento cinque stelle sui social. Il ministro degli Esteri rivendica, con orgoglio, la storia dell’universo grillino, in una fase di caotico disincanto. “Il peso politico di un movimento come il nostro – scrive Di Maio – deriva dal sostegno popolare, non dalle norme di uno statuto. Chi gioisce per il provvedimento del Tribunale Di Napoli non ha ancora capito questo concetto. La politica va al di là delle questioni tecniche”. Dopo la sospensione dello statuto da parte del Tribunale di Napoli, l’ex capo politico prende posizione con un post su Facebook. Ma decide di non nominare Giuseppe Conte.
“A chi dice che siamo morti – continua Di Maio – rispondiamo dicendo di aggiungersi a chi lo ripete da dieci anni. Noi andiamo avanti. Gli appuntamenti che ci aspettano sono molto importanti, dobbiamo lavorare a questi obiettivi in maniera compatta, forti della pluralità di idee esistenti nel Movimento e a sostegno del nuovo corso”. Un’idea di compattezza che giunge dopo le dimissioni del ministro dal Comitato di garanzia interno.
Di Maio non nasconde le fibrillazioni delle ultime settimane. “Sono state giornate difficili – scrive – che però non devono né abbatterci né rallentare la nostra azione innovatrice. Azioni legali sono sempre legittime, ma di certo non possiamo farci scoraggiare”. Anche il ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli, capodelegazione grillino al governo, batte sul tasto dell’unità a tutti i costi. “Mi pare – sottolinea sui social – che la strategia sia ormai chiara: tutti contro il Movimento. Se è già iniziata la campagna elettorale, basta che ce lo dicano”.
Intanto, cresce su Twitter l’hashtag #ConteIlNostroPresidente. Ieri l’account “Il Cattivo”, gestito dall’attivista Gianni Magini, aveva annunciato un “Twitterstorm” per il primo pomeriggio di oggi. In queste ore, l’hashtag è in posizione abbastanza alta nella classifica delle “tendenze” italiane del social network, con circa 13mila tweet.
Aggiornato il 14 febbraio 2022 alle ore 16:23