Perché il Parlamento sembra un bivacco di cosacchi, lanzichenecchi e inetti?

Anche oggi la seduta per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica non sta portando più novità di un sasso che viaggi nello spazio profondo. A questo punto la soluzione migliore sarebbe pregare Sergio Mattarella di restare ancora un anno, dopodiché Mario Draghi potrà salire al Quirinale, se ci sarà un partito vincitore alle politiche del 2023, sennò meglio confermarlo presidente del Consiglio finché non si siano sistemati i conti dello Stato nei confronti della Unione europea e dei mercati. Nel frattempo, terrei inchiodati alle loro responsabilità i partiti, che hanno bloccato il Governo negli ultimi mesi, cosicché non continuino con beghe e chiacchiere vacue che nemmeno la favolosa signorina Snob di Franca Valeri potrebbe emulare. Il problema, comunque, non sono le elezioni presidenziali 2022, ma una storia antica quanto un protozoo. I partiti da tempo non hanno ragione di esistere: sono ectoplasmi delle corporazioni fasciste e per giunta hanno completamente cambiato faccia, come Tom Cruise nei film targati Mission Impossible.

L’elettorato dei partiti è l’opposto di quello che era

Il Partito Democratico, da partito degli operai e contadini, è diventato il partito delle Ztl dei centri storici, dove non vivono diseredati e popolani alla Bud Spencer, ma – al più – qualche signorina Snob e una classe media con lavoro o pensione sicuri e proprietà di valore. Se il Pd ha avuto fino agli anni ’80 un rapporto stretto con braccianti e manovali, ora lo ha con funzionari e dipendenti comunali, docenti, dipendenti del terziario, ovvero i così detti “garantiti”.

Lega e FdI hanno fatto un percorso inverso

Il Movimento Sociale italiano rifletteva i modi aristocratici di Giorgio Almirante e di un elettorato formato in parte da nostalgici più o meno provvisti di quarti di nobiltà, e in parte ricco della manovalanza del sottoproletariato delle periferie. Fratelli d’Italia, oggi, è un partito di massa che prende voti nella piccola borghesia, nelle fabbriche, nelle campagne del Sud. Lo stesso si può dire per la Lega salviniana, che rappresenta ancora in buona parte, oltre agli operai delle fabbriche, anche la Caienna delle partite Iva e dei micro-imprenditori. Se a sinistra trionfano gli architetti e la buona borghesia, a destra sono più rilevanti i Sancio Panza e le Dulcinea del Toboso, trattati e considerati dai media e dalle signorine Snob come carne da macello, e schiaffeggiati dai partiti “egualitaristi” con un disprezzo elitario a volte degno di un erede del Regno dei Savoia, più che di un rappresentante dei Brutti, sporchi e cattivi di Ettore Scola, un film che rappresenta bene non solo i baraccati ma (quasi) tutta la nazione.

Se non fosse fantascienza, dato lo stato di ibernazione in cui versa il Paese, i partiti dovrebbero sciogliersi mentre il quadro politico andrebbe rifondato, a patto che i futuri “rappresentanti del popolo” (qualunque cosa sia oggi il popolo) si obblighino a uno studio preventivo preliminare e di massa di John Stuart Mill, David Hume, Luigi Einaudi, Bruno Leoni, John Locke, Raymond Aron e della scuola economica austriaca (messa all’indice dai padroni della comunicazione e dagli editori che per anni non pubblicarono i testi di Friedrich von Hayek dopo il suo Nobel per l’Economia). Mettere da parte il gesuitismo e il social-comunismo che hanno dominato la cultura sociale dei partiti, dei media e dell’opinione pubblica renderebbe un miglior servizio a poveri e diseredati rispetto ai loro “difensori” di un quadro politico che resta monoculturale, quindi poco democratico.

Mentre qui lo stallo è senza fine (in tutta Europa non vige la pax perpetua di Immanuel Kant, ma lo stallo perpetuo), il mondo corre veloce. Il bitcoin in soli due mesi ha dimezzato il suo valore rispetto a novembre 2021. Tutto il mercato delle criptovalute avrebbe perso circa 130 miliardi di dollari nelle ultime 24 ore. Il bitcoin è uno strumento speculativo (forse) ma non è certo un bene rifugio come l’oro. Quale sarà la nuova Cornucopia per noi servi della gleba oppressi da burocrati-partiti-corporazioni-media che ci offrono, non solo nelle “Quirinalie”, un teatro in cui bivaccano solo cosacchi e lanzichenecchi?

Nessun bitcoin potrebbe essere migliore di queste parole di Abraham Lincoln: “Non puoi rafforzare i deboli indebolendo i forti. Non puoi incoraggiare i lavoratori colpendo i datori di lavoro; non puoi incoraggiare lo spirito di fratellanza predicando l’odio di classe o la cancel culture; non puoi aiutare le persone facendo al posto loro ciò che ognuno dovrebbe fare da solo, così da formarsi un carattere e uno spirito di indipendenza e iniziativa”. Se non riusciremo a realizzare queste buone idee, non saremo uno Stato pienamente democratico, pur avendo la migliore Costituzione e la migliore televisione del mondo.

Aggiornato il 28 gennaio 2022 alle ore 15:32