Quirinale, al terzo scrutinio 411 schede bianche

Lo scrutinio della terza votazione ha decretato 411 schede bianche. Una nuova valanga sancita dalla lettura del presidente della Camera Roberto Fico. Presenti e votanti 978. Sergio Mattarella ha ottenuto 125 preferenze, Guido Crosetto 114, quasi il doppio degli elettori di Fratelli d’Italia. Seguono, a distanza, Paolo Maddalena (61) e Pierferdinando Casini (52). La partita per il Quirinale si complica. Il centrodestra oggi ha votato scheda bianca. Ma Fratelli d’Italia si è smarcato, indicando Guido Crosetto quale candidato di bandiera. “Fdi – si legge in una nota – non voterà scheda bianca a seguito delle valutazioni dentro il partito. Fermo restando l’assoluta compattezza del centrodestra che non è minimamente in discussione l’immagine che il Parlamento sta dando agli italiani è incomprensibile, dobbiamo dare all’assemblea un segnale: non si può continuare a rimanere per giorni in una situazione di stallo”. Sia Matteo Salvini che Antonio Tajani hanno incontrato i grandi elettori dei loro partiti. Il coordinatore nazionale di Forza Italia ha riferito di aver sentito Silvio Berlusconi che insisterebbe per “un centrodestra unito”. Parlando della terna di nomi proposta dal centrodestra Tajani ha detto che “è una partita a scacchi che vogliamo vincere” e che oggi proseguono le trattative”.

Giovanni Toti, vicepresidente di Coraggio Italia fuori da Montecitorio, ha detto che spera “che il senso di responsabilità prevalga in tutti e si trovi la soluzione più ampia possibile nel giro delle prossime 48 ore. Siamo nella fase dello studio e dialogo, diciamo che siamo ai primi minuti del primo tempo di una partita e i giocatori si stanno scaldando le gambe”. Frattanto, è stata convocata alle 21 un’assemblea dei grandi elettori Pd. Lo si apprende da fonti parlamentari Dem. La convocazione è stata inviata da Enrico Letta, Debora Serracchiani, Simona Malpezzi. Il leader di Italia viva Matteo Renzi rilancia sull’elezione diretta del capo dello Stato. “Auspico che questa sia l’ultima volta che si elegge un presidente della Repubblica in questo modo. Bisogna andare al presidenzialismo o semipresidenzialismo cioè l’elezione diretta dei cittadini. E questo pone il tema delle riforme costituzionali”. Sul nome della presidente del Senato Elisabetta Casellati i partiti si dividono. Mentre Salvini afferma che la presidente del Senato “non ha bisogno di essere candidata”, Andrea Marcucci del Pd sostiene che non ci siano le condizioni”. Il deputato grillino Stefano Buffagni, per esprimere la propria contrarietà alla presidente del Senato, posta su Facebook un video di Casellati in cui “difendeva Berlusconi su Ruby nipote di Mubarak”.  

Aggiornato il 26 gennaio 2022 alle ore 16:11