Ecco perché Draghi non andrà al Quirinale

Mario Draghi rischia di non essere eletto presidente della Repubblica perché non ha saputo trasmettere amore, fiducia, sentimento, umanità e forza ai cittadini. Ha avuto la furbizia di non voler essere impopolare, ma così è sembrato soltanto di essere antipopolare. Anzi, il presidente Draghi si è fatto travolgere dai Maghi del Terrore e non si è opposto con tutte le sue forze a una campagna mediatica giocata sulla paura! Tale delirio isterico, che dissemina panico nel cuore delle persone, ha distrutto la speranza dei cittadini. Inoltre, questo modo di far leva sulla paura lo ha danneggiato, depotenziato, reso antipatico. Peggio: viene considerato responsabile di una situazione pandemica sempre più grave. Come se non fosse stato in grado di arginarla in modo adeguato.

Per andare al Colle, Draghi deve cambiare registro e collaboratori. Subito. Immediatamente. Inoltre, purtroppo, un Governo fatto a metà… è stato un mezzo fallimento. Mario Draghi non può più pretendere, ma deve convincere, per essere davvero un socialista liberale, per andare al Quirinale trainato da una reale immagine di combattente per la libertà, per l’amore, per la ricerca di verità e non restare fermo nel suo cinismo, da uomo sconfitto che non sa perdere.

L’attuale Governo Draghi, infatti, rischia di finire con l’essere odiato dai cittadini, perché sta continuando nella rappresentazione mediatica di un terrore pandemico che le persone non sopportano più. Si prosegue nel dimostrare che, dopo due anni, siamo in piena emergenza Covid, come se nulla fosse stato fatto, che le soluzioni finora adottate necessitano di misure ancora più stringenti, che la fine del mondo sia vicina e che moriremo tutti, che il pericolo è sempre maggiore, che bisogna avere paura e che l’angoscia è necessaria. Una catastrofe. Draghi non ha capito che i Maghi del Terrore lo stanno cuocendo a fuoco lento. Ma ha compreso, troppo tardi, che il suo Governo è stato fatto a metà e che imbarcava acqua fin dall’inizio. Come ho detto subito, in tempi non sospetti, e come si può verificare dalle mie dichiarazioni rilasciate il giorno stesso della formazione del Governo, lo scorso anno.

Credo che il presidente Mario Draghi debba cambiare urgentemente i suoi collaboratori che non lo aiutano a trasmettere sentimento e amore, cioè sono algidi e calcolatori, lo rendono un tecnocrate invece che un politico, quindi fanno risultare il capo del Governo come un freddo, cinico, anaffettivo, antipatico, spigoloso. È un vero disastro!

I cittadini sono caricati di ansie, attacchi di panico, fobie, sofferenze, disagi, depressioni, agitazioni e cominciano a non sopportare più un Governo che aveva promesso di risolvere e, invece, a distanza di un anno, ancora cavalca il terrore mediatico che punisce anche chi è vaccinato con la terza dose e che allarma le persone fragili. Sempre di più. Sempre peggio. Mario Draghi deve liberarsi da questa morsa, mettere calore umano nelle scelte del Governo e dare il segno concreto che la paura non serve, che non sono ammessi allarmismi, che i tamponi non vanno fatti senza una ragione, creando file abnormi davanti alle farmacie e che qualcuno si sta arricchendo sulla disgrazia collettiva. E che questo senso diffuso di paura o di angoscia fa comodo a qualcuno e che tutto ciò non è tollerabile. Auguri!

Aggiornato il 07 gennaio 2022 alle ore 16:52