
Roberto Occhiuto punta tutto sul Cavaliere al Colle. “Il centrodestra è unito su Silvio Berlusconi”, sostiene il presidente della Regione Calabria. Occhiuto, tra i grandi elettori per la scelta del nuovo capo dello Stato, interviene sulla candidatura del leader di Forza Italia alla presidenza della Repubblica. “Mi sto occupando – aggiunge Occhiuto – pure di questo, anche se nei ritagli di tempo, perché non ho modo di interessarmi delle questioni politiche nazionali di fronte ai temi che il governo di una regione bellissima, ma complessa come la Calabria, mi mette davanti agli occhi tutti i giorni”.
Maurizio Gasparri polemizza apertamente con i dem, per il veto posto sul nome di Berlusconi. Per il senatore di Forza Italia, “è davvero discutibile l’atteggiamento del Pd, che si dice aperto a un confronto purché si accettino i loro veti e le loro condizioni. È questo il metodo di un dialogo per la presidenza della Repubblica? La sinistra, in realtà, è abituata a comandare sempre e a imporre i propri nomi, anche quando non ha né nel Paese né nel Parlamento numeri che legittimino questa pretesa”.
Secondo Gasparri, “l’Italia ha dovuto subire di tutto dalla sinistra e oggi invece arrivano legittime proposte, fortemente radicate nel consenso democratico e nella vita del Paese. Dovrebbero essere accantonate perché lo dice la sinistra abituata a dettare legge. Il confronto è giusto. Ma deve essere libero, senza veti e tenendo conto del diritto che ha il centrodestra di avanzare le proprie proposte, a partire da quella certamente più autorevole e qualificata. In ogni caso non siamo disposti a prendere lezioncine da qualche maestrina dalla penna rossa”.
Un assist inaspettato arriva al Cavaliere dal fronte grillino. “Mario Draghi dovrebbe restare alla guida del governo per affrontare le attuali emergenze e non andare al Quirinale”. Questo è il pensiero del vicepresidente del Movimento 5 stelle, Michele Gubitosa. Intervistato da La Stampa, il pentastellato ammette che “è molto complesso cambiare un presidente del Consiglio e insieme garantire la stabilità dell’azione di governo. Uno non vale l’altro”. Secondo Gubitosa, l’attuale premier è “senz’altro tra le figure di alto profilo” per la corsa al Quirinale, ma “non sarebbe facile assicurare continuità di azione a un Esecutivo senza di lui”. Questo perché l’ex numero uno della Bce “ha un’autorevolezza internazionale di cui abbiamo bisogno a palazzo Chigi”, afferma. “Se Mattarella avesse dato la sua disponibilità” ad una rielezione, afferma Gubitosa, “sarebbe stata la nostra prima scelta”. Di una cosa è certo il vicepresidente del M5s, Silvio Berlusconi “è l’unico che non potremmo mai votare” per il Quirinale. E non vede bene il leader di Forza Italia nemmeno come senatore vita, un ruolo “affidato a figure che uniscono il Paese – sottolinea il cinque stelle – Berlusconi invece lo vedo come una persona divisiva”.
Aggiornato il 07 gennaio 2022 alle ore 16:51