
La corretta informazione come un “bene necessario” che “va difeso, tutelato, sostenuto e magari aiutato a crescere”. È di questo avviso Giuseppe Moles, sottosegretario all’Editoria, nel corso della presentazione dello studio “Il sostegno all’editoria nei principali Paesi d’Europa”. Dove il messaggio è stato chiaro: “Tutti gli strumenti che noi possiamo mettere a disposizione non possono che partire dalla tutela dell’occupazione. La mia speranza che non solo si possano tutelare ma consentire alle imprese di creare nuova occupazione”.
Informazione bene primario
Moles, pertanto, ha affermato: “Soltanto una corretta informazione fatta da chi si assume la responsabilità è fatta con professionalità, è un bene primario per la democrazia”. Proprio per questo “necessita del dovuto sostegno”. Inoltre, ha sottolineato: “L’introduzione di un fondo straordinario per l’editoria nella legge di Bilancio significa che il Governo vuole tornare a investire”.
Agenzie di stampa
Sul capitolo relativo alle agenzie di stampa, il sottosegretario Giuseppe Moles ha chiarito: “La scelta che ho fatto è stata quella di prorogare brevissimamente l’attuale sistema per istituire una commissione a Palazzo Chigi, che possa in tempi brevi e in maniera assolutamente condivisa individuare la soluzione che tutti gli attori interessati possano ritenere utile e consona per la tutela dei livelli occupazionali”. Con una precisazione: “Superare la gara per le agenzie? Non posso dire oggi se il sistema delle gare è superato o meno, perché esprimerei una mia opinione. Tendo a mettere da parte la mia opinione, considerando che il mio ruolo deve essere super partes”. Eppure “tutto il percorso fatto a sostegno e tutela credo denoti quella che è la mia linea: non trovo che sia giusto né corretto danneggiare alcuno”.
Tavolo tecnico dell’Inpgi
“Grazie al risultato utile ottenuto attraverso il tavolo tecnico dell’Inpgi penso sia giusta la scelta di fare qualcosa di simile, che possa valutare quella che possa essere la soluzione migliore e più utile, fermo restando che la situazione rispetto al triennio precedente è mutata – ha detto Moles – nei prossimi giorni formalizzeremo il tutto, non credo che saranno tempi lunghissimi, no alle calende greche. Quando parlo di breve proroga non possono essere tre anni: parliamo di due o tre mesi”. Quindi “i tavoli sono una mia iniziativa di tipo informale, che vogliono essere un momento dove ognuno degli attori del sistema possa esprimere la sua opinione e contributo di idee insieme al Dipartimento. Creare un modo informale e più diretto di confronto”.
Aggiornato il 23 dicembre 2021 alle ore 12:48