In questa puntata di “Buona parola a tutti” viene affrontata dal basso, nell’accezione popolare, il problema dello “Stato etico tecnocratico”: variante dello “Stato etico” novecentesco che fa a meno delle masse ma pervade una dittatura tecnocratica nei popoli, dicendo loro che è per il bene del Pianeta, per facilitare loro la vita e per imporre una giustizia sociale gestita dall’intelligenza artificiale. In questi passaggi il grande assente è l’uomo, i suoi partiti e i sindacati che hanno storicamente caratterizzato nel Novecento il passaggio dallo Stato etico alle democrazie rappresentative e partecipate. Quindi ci s’interroga sui Parlamenti che subiscono l’infusione di tecnocrazia per legge senza eccepire su possibili problemi sociali, sul fatto che pochi uomini decidano le sorti dell’umanità. Di fatto leggi che stanno mettendo l’uomo a servizio della tecnica, e non il contrario.
Aggiornato il 10 novembre 2021 alle ore 13:50