Lega, al Consiglio federale Salvini “sfida” Giorgetti

La resa dei conti è iniziata. Matteo Salvini, dopo la disfatta alle Amministrative e aver subito la linea governista promossa da Giancarlo Giorgetti, vuole “riprendersi” il partito. Così, il segretario, nel pomeriggio di ieri, fa diffondere un comunicato in cui si annuncia che nella giornata di oggi alle 18 si svolgerà un Consiglio federale della Lega a Roma. L’incontro è fissato nella Sala Salvadori, negli uffici del Carroccio alla Camera. Giorgetti accetta la “sfida”.

Per prendere parte al Consiglio federale, il ministro dello Sviluppo economico, capo delegazione e vicesegretario della Lega, annulla la sua presenza stasera alla presentazione del libro del direttore di Repubblica Maurizio Molinari, Il campo di battaglia, perché il grande gioco per l’Italia (La nave di Teseo).

Arrivando al Senato per il question time e riferendosi alla festa di San Carlo Borromeo, patrono della Lombardia che si festeggia oggi, Giorgetti dà credito a un atteggiamento ondivago. “Non so che succederà. Oggi per me – ha detto ai cronisti – è solo San Carlo, che è la cosa più importante, è il mio santo patrono”.

Secondo quanto si apprende, al Consiglio federale, partecipano tutti i big della Lega. È certa la presenza degli altri due vicesegretari Andrea Crippa e Lorenzo Fontana; dei governatori Massimiliano Fedriga, Attilio Fontana, Christian Solinas, Donatella Tesei, Luca Zaia; dei capigruppo di Camera e Senato, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo, e i commissari regionali.

Un fatto è certo: ormai convivono da tempo “due Leghe” all’interno dello stesso partito. Da una parta l’ala europeista rappresentata da Giorgetti, dall’altra quella sovranista capitanata dal segretario. A questo proposito, la viedotelefonata di ieri che Salvini ha tenuto con i premier d’Ungheria, Viktor Orbán e della Polonia, Mateusz Morawiecki per accelerare la nascita del nuovo gruppo sovranista, segna un punto di non ritorno nel rapporto con il ministro. Salvini oggi vuole lanciare l’Assemblea programmatica prevista a dicembre. Quasi un mini congresso che servirà a ribadire la propria leadership. Una scelta che Forza Italia, da sempre nel Ppe, non gradisce. Affatto.

 

Aggiornato il 04 novembre 2021 alle ore 17:55