
Il comunista che divenne liberale. Sono passati vent’anni dalla morte di Lucio Colletti. Il gruppo di Forza Italia alla Camera oggi ha commemorato il filosofo e politico. Il presidente dei deputati forzisti Paolo Barelli lo ha ricordato alla presenza della moglie Fauzia e della figlia Giulia. “L’intitolazione a Lucio Colletti della Sala del VI piano del Palazzo dei gruppi di Montecitorio, adiacente agli uffici di Forza Italia – ha detto Barelli – è la testimonianza di un lascito intellettuale e politico che sentiamo nostro. Il simbolo della riconoscenza che nutriamo nei confronti di uno dei filosofi più illustri del nostro Paese, testimone di una stagione politica di rinnovamento che ha vissuto in prima persona dai banchi di Forza Italia”.
La cerimonia di commemorazione del parlamentare di Forza Italia si è tenuta questa mattina presso la sala Colletti del Palazzo dei Gruppi della Camera dei deputati. “Sono già venti anni che Lucio Colletti ci ha lasciati – ha detto il vicepresidente della Camera dei deputati Andrea Mandelli – proprio all’inizio della sua seconda legislatura con Forza Italia, ma in tanti di noi è ancora vivo il ricordo della sua alta e stimolante partecipazione al dibattito e al confronto parlamentare che ha saputo portare da raffinato intellettuale quale era”.
A tracciare le tappe del percorso politico del filosofo romano è stato il vicepresidente dei deputati azzurri Elio Vito, capogruppo al tempo della scomparsa di Colletti, che nel ricordare numerosi aneddoti dell’esperienza da deputato dell’accademico ha sottolineato come “la ricerca della modernità ha rappresentato il suo tratto distintivo, ha permeato la sua attività politica, fin da quando ha dimostrato le radici profonde che legano il giustizialismo alla cultura di sinistra. Colletti – ha aggiunto – è stato un eretico. Ha elaborato riflessioni scomode, tutt’ora attuali e dal grande valore morale e politico”. Il lascito intellettuale filosofico più importante di Lucio Colletti, ha ricordato il professor Luciano Albanese, riguarda la sua idea di futuro: “È aperto, nulla è stato preordinato. Così come in ambito politico-istituzionale era un convinto sostenitore della democrazia diretta e del mandato imperativo”.
Mandelli sottolinea che “il presidente Silvio Berlusconi volle ricordare personalmente nell’Aula di Montecitorio, a pochi giorni dalla scomparsa, l’amico ed il maestro Colletti come un uomo libero, un uomo davvero speciale nel modo in cui interpretava la sua libertà, quella libertà che sentiva come un bene inestimabile come capita a chi ha saputo con onestà chiudere i conti con un diverso passato. È per questo che quando sua moglie Fauzia ci ha chiesto di poter ricordare qui alla Camera la figura del compianto Lucio, abbiamo immediatamente accolto questa proposta con piacere e con doverosa riconoscenza”.
Aggiornato il 03 novembre 2021 alle ore 17:02