
Andrea Costa assicura l’approvazione del “nuovo protocollo per la scuola”. Il sottosegretario della Salute, ai microfoni di 24 Mattino, su Radio 24, ha detto che “sarà approvato tra oggi e domani”. L’obiettivo, ha aggiunto, “è mantenere la scuola in presenza limitando al minimo la Dad. Credo sia stato giusto introdurre il parametro per chi si è vaccinato. Questo è un protocollo che prevede diversi casi e fa scattare la didattica a distanza solo in caso di tre persone positive in una classe, la quarantena automatica dopo un solo caso non scatta più. È troppo importante per i nostri ragazzi svolgere l’attività didattica in presenza”. Con il 90 per cento della popolazione vaccinata si può considerare l’allentamento del Green pass. “Il prolungamento dello stato di emergenza e le misure restrittive sono correlate al numero dei vaccinati. Credo – ha detto – che vadano date delle prospettive ai cittadini, io credo che con il 90 per cento dei vaccinati si possano prendere in considerazione l’allentamento delle misure, come la revisione dell’utilizzo del Green pass con una sua estensione più ridotta rispetto a quanto è previsto oggi”.
Sulla proroga dello stato di emergenza, Costa ha detto saranno fatte “le dovute valutazioni al momento opportuno, ora dobbiamo continuare nell’opera di convincimento, poi valuteremo entro fine anno quale sarà il quadro, quale sarà la percentuale di vaccinati raggiunta. Noi abbiamo l’obiettivo di raggiungere il 90 per cento dei vaccinati perché siamo consapevoli che questa percentuale ci permetterebbe una gestione migliore della pandemia e ci permetterebbe di valutare un allentamento delle misure restrittive qualora questa percentuale non arrivasse dovremmo fare altri tipi di riflessione”.
Con un aumento significativo dei casi di positività di settimana in settimana e con le nuove vaccinazioni ormai in fase di stallo, Green pass e stato di emergenza, con la terza dose, restano i baluardi per arginare l’eventuale nuova ondata. La curva dei contagi continua a crescere facendo registrare un raddoppio di positività nel giro di tre settimane. Mediamente, spiega il fisico Giorgio Sestili, si registra un aumento medio di 1,35 casi al giorno, pari al 35 per cento in più rispetto alla settimana precedente. Numeri simili a quelli di settembre e ottobre di un anno fa – quando l’Italia scopriva le ‘zone a colori’ e il semi-lockdown – e che, inevitabilmente, sono destinati a lievitare durante l’inverno quando, peraltro, bisognerà fare i conti anche con l’influenza. Ma, sottolinea Sestili, l’aumento, iniziato ad ottobre in tutta Europa, in Italia è mitigato dai vaccini “per questo la nostra situazione epidemiologica è fra le migliori”. Anche per non perdere il vantaggio di una buona copertura vaccinale l’esecutivo sta pensando ad una proroga del Green pass, almeno fino a marzo e, contestualmente, all’estensione dello Stato di emergenza, con il quale confermare struttura commissariale, protocolli di sicurezza, come distanziamneto e mascherine, smart working e tutte quelle norme e agevolazioni collegate all’emergenza pandemia.
L’inverno che è alle porte potrebbe comunque essere l’”ultima battaglia” per vincere la guerra al virus, come ha detto oggi il virologo dell’Università di Milano, Fabrizio Pregliasco. “A meno che – puntualizza – non arrivi una variante più coraggiosa”. Nel frattempo, però, bisognerà cercare di convincere la platea degli scettici, tra cui una fetta di quasi tre milioni di over 50, ad accedere alla campagna vaccinale in modo da poter raggiungere al più presto il 90 per cento di vaccinati. Obiettivo da sempre nel mirino del governo e del commissario per l’emergenza, Francesco Figliuolo. Si lavora alla terza dose. Una volta conclusa la somministrazione per “fragili”, over 80 e operatori sanitari, sarà la volta dell’estensione del booster per i sessantenni e gli insegnanti. I lavoratori scolastici, in particolare, potrebbero godere di una corsia preferenziale, rispettando comunque i sei mesi dalla seconda dose.
Aggiornato il 02 novembre 2021 alle ore 13:22