Miccichè: “Vogliamo il partito di Renzi nel centrodestra”

Gianfranco Miccichè gioca, ormai, a carte scoperte. Il leader di Forza Italia in Sicilia chiede a Matteo Renzi di compiere, definitivamente, il “salto del fosso”. Da sinistra a destra. Era il 2014, appena sette anni fa, e il senatore di Rignano sull’Arno, allora segretario e leader in indiscusso del Pd, porta il partito ad aderire al Pse. Ora, da destra si guarda all’ex premier come possibile alleato dei moderati. Un fatto, incontrovertibile, si è già consumato. L’altro ieri si è registrata la formalizzazione dell’intesa tra Renzi e Miccichè. All’Assemblea regionale siciliana nasce il gruppo “Forza Italia viva”. Lo hanno annunciato, in una conferenza stampa all’Ars, oltre al leader regionale forzista, i capigruppo Tommaso Calderone (Fi) e Nicola D’Agostino (Sicilia futura-Italia viva) e il deputato Edy Tamajo.

L’alleanza tra Micciché e Renzi diventa ufficiale in previsione delle prossime elezioni comunali a Palermo e le elezioni regionali siciliane. In un mese i due hanno coronato il loro sogno: a settembre Renzi è in tour in Sicilia per promuovere il proprio libro. Lì avviene il primo incontro. Poi la cena a Firenze che sugella l’accordo.

Miccichè, in un’intervista al Corriere della Sera, afferma: “Vogliamo il partito di Renzi nel centrodestra” ed “è un obiettivo già raggiunto per le Comunali di Palermo. Sceglieremo insieme il candidato per la successione a Leoluca Orlando, in primavera. Già deciso a cena”. Su come sia nata la cena a Firenze con il leader di Iv, Miccichè spiega: “Nessun mistero. Deputati vicini a Renzi come Nicola D’Agostino e Edy Tamajo, con Sicilia futura, da tempo spingevano per un dialogo. E arriva l’invito di Renzi. ‘Vieni a Firenze?’. Se mi porti da Pinchiorri, rispondo”, “ottimo vino”. “Collaborazione certa adesso con Renzi e con i nostri amici di Sicilia futura per Palermo. Poi vedremo per le Regionali”, aggiunge. E su un possibile ingresso di Renzi nel centrodestra con Salvini, rimarca: “Nessuno sgancio. Il mio obiettivo è stare tutti insieme. Con gli uomini di Renzi e Salvini insieme. Perché Salvini non dovrebbe accettare un allargamento verso il centro?”.

Carlo Calenda critica l’ex premier e lo invita a riflettere. “Matteo Renzi – afferma rivolgendosi al leader di Iv – sei stato uno dei presidenti del Consiglio più riformisti della storia di questo Paese. Dalle unioni civili a Industria 4.0 abbiamo fatto cose che nessun governo era riuscito a fare prima. Ti ho visto difendere la democrazia e diritti delle minoranze davanti a Putin in Russia. Prendendo più applausi di lui. Hai combattuto per una riforma sacrosanta della Costituzione. Ma come cavolo di viene in mente di legarti all’Arabia Saudita e allearti con Miccichè”.

Così il leader di Azione su Twitter. “Non comprendi il rischio – aggiunge Calenda –di distruggere anche la legacy di una stagione di cambiamento? Dovremmo lavorare insieme e costruire un grande polo riformista. Ma come possiamo farlo credibilmente se continui così! Fermati un secondo a riflettere. Te lo chiedo pubblicamente dopo averlo fatto tante volte privatamente. Fermati”.

Aggiornato il 28 ottobre 2021 alle ore 16:17