Viva il sind-eco

L’elezione di Roberto Gualtieri era prevista, al punto che squadre di scavatori-ciclisti hanno iniziato a perforare tutta Roma fin dal primo exit-poll. Dotati di macchine originali “gretine”, che bucano mentre si pedala, hanno tracciato a tempo di record otto percorsi di metropolitana, adeguando in pochi giorni il trasporto pubblico romano a quello di città mitteleuropee come Parigi o Francoforte.

La vecchia scusa dei reperti antichi sotterranei per cui non si poteva aprire il terreno, ciò che ha costretto tante generazioni a trascorrere la vita guidando in fila-tartaruga, si è dissolta in pochi attimi: gli scavatori, tutti esperti archeologi, mentre costruivano le gallerie ferroviarie hanno contemporaneamente estratto e restaurato vasi e colonne, disponendo l’inestimabile patrimonio culturale ai lati del tracciato, dietro vetrate che permettono ai viaggiatori di ammirare l’evoluzione della città nei secoli, ab urbe condita.

Virginia Raggi, pur sconfitta, esulta: le sue piste ciclabili orgoglio di pianetisti e stra-vegani, continuano, sì, a ostacolare le ambulanze, causando solo poche centinaia di morti, ma finalmente permettono ai Bartali elettrificati di fingere di pedalare senza respirare gli scarichi dei dannatissimi pendolari urbani. Deve essere andata così. Se no, suonerebbe strana la crociata del nuovo eco-sindaco, da subito implacabile con chi parcheggia. Paghi di più se sei vicino al centro, paghi ovunque, anche in estrema periferia, in campagna: le linee bianche sono antiestetiche e soprattutto anti-economiche per il Comune.

Del resto, aveva ragione Giorgio Guazzaloca, unico sindaco non rosso della Bologna sovietica, il quale, chiacchierando, osservò: “Vede, i comunisti combattono le automobili perché sono ancora convinti che siano un simbolo dei “padroni”, e fingono di non sapere che oggi le usano i lavoratori: i ricchi hanno l’autista con tutti i permessi del mondo”. Ora, finalmente anche a Roma andare al lavoro in macchina costerebbe mezzo stipendio. Ma con le nuove metro archeologiche sarà un problema di ieri: oggi c’è Gualtieri.

Aggiornato il 25 ottobre 2021 alle ore 09:54