Catasto, Salvini: “Mi fido di Draghi, ma tra un anno chi ci sarà?”

“Bisogna togliere l’aggiornamento del catasto. Niente aumento tasse, mettiamolo per iscritto”. Lo sostiene Matteo Salvini a proposito della polemica a distanza con Mario Draghi sulla delega fiscale. Ma il premier non si lascia intimidire. “Ho già detto – sottolinea Draghi – che il governo non segue il calendario elettorale: è il momento di chiudere e i tempi iniziano a essere corti. C’è un numero rilevante di provvedimenti da appovare entro l’anno, abbiamo sempre mantenuto gli impegni e non vogliamo smettere ora”. Ma Salvini chiede un impegno scritto. “Sono titoli – afferma – che leggo da anni.  Per tanti giornali la Lega è morta da anni, Salvini prende schiaffi da anni, ma noi siamo ancora qui. Al Consiglio dei ministri porteremo posizioni europeiste e chiederemo sostanziali riaperture. Nel programma di governo c’è il no a nuove tasse. Io mi fido di Draghi oggi ma tra un anno chi ci sarà? L’80 per cento degli italiani ha una casa”.

Salvini su Rtl 102,5 torna a parlare della legge delega sul fisco chiedendo un impegno al premier. “Chiedo di togliere quel comma dell’aggiornamento, tutto il resto va benissimo. A me interessa che nessuno paghi un euro di più: nella delega fiscale questo non c’è scritto. Sull’Iva si parla di rimodulazione, precisiamo in basso? Altrimenti dopo Draghi si alzano le tasse, bastano due righe”. Salvini invoca chiarezza. “Se Draghi mi dice non aumento le tasse, mettiamolo per iscritto. Di lui mi fido, di altri no. Se viene un Monti? Con quella delega in bianco uno può aumentare le tasse e qualcuno mi direbbe, Salvini ma tu c’eri? Aumentare le tasse non è un problema per la Lega, ma per le associazioni, l’edilizia”.

Ma il premier non accetta aut aut. “Non approvo un documento – dice Draghi – che ci dice che si paga di più tra due anni. Nel documento votato nel Cdm da altri non ci sono passaggi definiti su Irap, su rottamazione saldo e stralcio. Al Consiglio dei ministri di oggi proporremo idee europeiste su un piano sostanziale di riaperture. Il Cts propone il 35 per cento? – dice a proposito delle discoteche – Noi chiediamo almeno il doppio della capienza: se chiedi il green pass allora dai lavoro, sennò siamo alla follia”.

Il Pd va all’attacco del leader del Carroccio. Giuseppe Provenzano intervistato da Sky Tg24 non usa mezzi termini. “Salvini – dice il vicesegretario del Pd – è una mina per il governo e per Draghi. Le elezioni hanno gettato in uno stato confusionale la Lega”. Secondo Provenzano, “Salvini segue il calendario elettorale. Il suo è un fallo di reazione. Il vero sconfitto dalle amministrative è Salvini, con la Lega. Da parte nostra il governo non rischia. Il mandato del governo non si è esaurito. Il Pd rafforzerà l’azione del governo. È la Lega che deve chiarie o le turbolenze potrebbero crescere e questo sarebbe un problema per tutti. Non è accettabile che una forza politica entri ed esca dal consiglio dei ministri a seconda delle convenienze”.

Aggiornato il 07 ottobre 2021 alle ore 13:57