Elezioni Roma: la carica degli scrutatori Atac e Ama

Non credo ai complotti politici. Certo però la notizia che 859 autisti Atac e 300 netturbini Ama saranno scrutatori e presidenti dei seggi nelle incombenti elezioni comunali alle Calende di domenica e lunedì prossimi è inaudita. Carlo Romeo, nella rassegna stampa di Radio Radicale, giovedì 30 settembre ha ricordato la canzonetta satirica del 2011 Aggiungi un posto all’Atac, che faceva il verso a una commedia di successo di Garinei e Giovannini e che nei versi pubblicabili suonava così: “Aggiungi un posto all’Atac, che c’è un parente in più. Sistemalo in ufficio, dai e non pensarci su.

La canzone satirica della blogger e cantante Sora Cesira era nata contro le assunzioni di parte della Giunta Alemanno che produssero l’ennesimo italico scandalo denominato “Parentopoli”. Peccato che per le parentopoli di altre parti partitiche non ci siano state canzoni, satire, processi. Perché una delle ipotesi complottarde sugli 859 scrutatori Atac è quella di una pressione (e che altro, sennò?) sullo svolgimento delle elezioni più complicate degli ultimi anni, visto che al ballottaggio potrebbero arrivarci – se non tutti i 22 candidati – almeno tre tra Carlo Calenda, Virginia Raggi, Enrico Michetti e Roberto Gualtieri. Sono illazioni smontate, credo a ragione da La Repubblica di Roma, che però aggiunge al numero dei dipendenti Atac altri 300 dipendenti di Ama, la municipalizzata per la raccolta dei rifiuti urbani.

Questo oceano di dipendenti pubblici si convertirà in scrutatori, segretari e presidenti di seggio. Il bello è che costoro andranno in congedo per tre giorni, tra sabato e lunedì, e ciò potrebbe portare a un rodeo di caos-boys a cavallo di auto, moto, bici elettriche e monopattini atomici nel centro della città, tutti incacchiatissimi per la mancanza di autobus. Il Governo capitolino, cioè, potrebbe capitolare non per l’ennesima topica politica, ma per la carenza di autobus in un giorno forse di pioggia. Ma tanto “così fan tutte”, e così funziona anche Roma, dove ogni cosa si corrode e ogni fatto si dimentica: tutte le amnesie portano a Roma. È un banale desiderio di maggiori guadagni e più relax per i dipendenti delle due municipalizzate? In effetti i presidenti di seggio guadagnano quasi 400 euro per tre giorni. Scrutatori e segretari circa 145 euro al giorno.

La cosa paradossale è che i dipendenti Atac e Ama, in questo modo, risolvono un grosso guaio per i servizi elettorali di Roma. A ogni elezione, infatti, parte la caccia ai presidenti di seggio e alle altre figure necessarie per un regolare svolgimento delle votazioni. Fino a pochi giorni fa mancavano ancora un migliaio di persone da piazzare nelle oltre 2600 sezioni elettorali ubicate nelle diverse scuole romane. Paradosso nel paradosso: c’è comunque il rischio che neanche col Pronto Soccorso di autisti e netturbini si possa risolvere la mancanza di personale per i seggi. Ovvero ennesimo caso di entropia organizzativa. Poi, al solito, all’ultimo fotogramma arriva il salvatore della situazione.

Ma insomma, non c’è solo il caso Luca Morisi, o la notizia di un paio di settimane fa, che cioè Ferrero Rocher aprirà una linea di produzione di tavolette di cioccolato. Ci sono notizie felici (Rocher), altre infelici (Morisi boys), altre ancora che non si riescono proprio a classificare e che allora si mettono tra parentesi, come il Marziano a Roma di Ennio Flaiano.

Aggiornato il 30 settembre 2021 alle ore 13:13