Vaccino bambini, Malan (FdI): “Siamo contrari”

“È da mesi che abbiamo espresso la nostra contrarietà a questo passo. Ovviamente l’oste dice che il vino è buono, cioè Pfizer e Moderna dicono che il loro vaccino va bene anche per i bambini. Intanto vorrei sapere come fanno la sperimentazione su bambini sotto i 12 anni, già trovo un po’ inquietante questo aspetto”. Queste le parole di Lucio Malan, senatore di Fratelli d’Italia, ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, su Radio Cusano.

“Inoltre – ha spiegato Malan – non sono stati fatti esami dal punto di vista della cancerosità di questi farmaci, perché non c’è stato il tempo. Rischiamo dunque di nuovo un via libera provvisorio, senza conoscere gli effetti a lungo termine. Una cosa sono gli anziani, ma i bambini sono in una fase di sviluppo e trovo pericoloso pensare di fare un intervento di questo genere tenendo conto che l’incidenza del Covid su di loro è bassissima”.

Secondo Malan, dai dati è emerso che “effetti avversi, in particolare pericarditi e miocarditi, si verificano molto di più sotto i 30 anni e in particolare sotto i 19 anni. Green pass anche per bambini? Noi ci siamo schierati contro il green pass così come utilizzato in Italia, parallelamente molti Paesi consentono i tamponi gratuiti a tutti, a maggior ragione ci schiereremmo contro il green pass per i bambini qualora si decidesse di introdurlo. L’aggressione ai bambini è una cosa che trovo preoccupante”.

Vaccino per i bambini: favorevoli e contrari

Nel frattempo, si è allargato il dibattito su chi è favorevole e chi no in merito al vaccino anti Covid per la fascia d’età che va dai 5 agli 11 anni. Massimo Galli, professore ordinario di Malattie infettive all’università Statale di Milano e primario all’ospedale Sacco, all’Adnkronos Salute ha sottolineato che i dati presentati da Pfizer e BioNTech “rappresentano una sperimentazione con numeri importanti anche se non enormi, ma questa base ci consente di essere confidenti della possibilità di usare il vaccino nella fascia 5-11 anni. Ricordo che la variante Delta colpisce molto questa popolazione, quindi credo che sia opportuno raccomandarlo. Avere questo strumento ci permetterà di ridurre la diffusione e consentire di limitare significativamente la circolazione del virus visto che è un pezzo di popolazione non vaccinata”.

Stefania Salmaso – dell’Associazione italiana di epidemiologia – ha notato che in merito al vaccino per gli under 12 “ancora non ci sono abbastanza dati, quelli delle case farmaceutiche vanno passati al vaglio dall’Ema (European medicines agency), ancora non abbiamo contezza di questa bontà dei risultati. Gli annunci case farmaceutiche sono per business”.

Il virologo Roberto Burioni ha parlato di “buone notizie”. Ossia “Pfizer ha presentato i dati sul vaccino nei bambini di 5-12 anni con una dose ridotta” e inoltre “efficacia ed effetti collaterali sembrano sovrapponibili a quanto visto negli adulti (ottima cosa). Cattiva notizia: i dati si riferiscono a uno studio su 2.200 bambini. Pochi”.

Guido Silvestri, docente alla Emory University di Atlanta, su Facebook ha ricordo che Pfizer sta trasmettendo i dati inerenti all’efficacia e sicurezza del vaccino per i bambini dai 5 agli 11 anni “a Fda (Food and drug administration)” e che “e ci aspettiamo una autorizzazione per uso emergenziale entro fine ottobre 2021”.

“Ricordiamo – ha proseguito – che il dosaggio del vaccino è di due dosi da 10 microgrammi (un terzo della dose per adulti), fatte a 3 settimane di distanza tra loro. I principali risultati dello studio indicano una efficacia nel generare anticorpi neutralizzanti il virus pari a quella dimostrata dallo stesso vaccino nella fascia di età superiore e la sostanziale assenza di effetti collaterali non rari (quelli rari non potrebbero emergere in questo tipo di trial clinico)”.

Uno studio, per Silvestri, che rappresenta “una tappa essenziale nella grande marcia verso la vaccinazione universale contro il Covid-19, che riteniamo necessaria sia per ridurre sempre più i danni causati da questo virus molto trasmissibile e clinicamente insidioso, e sia per eliminare una volta per tutte ogni tentazione di affrontare questa malattia con interventi “non-farmacologici” di efficacia modesta ed effetti collaterali enormi”.

Aggiornato il 21 settembre 2021 alle ore 13:51