Capitolo quinto
Benessere, socializzazione e comunità romane
L’idea di benessere è argomento dibattuto da tempo. Fino ad un periodo abbastanza recente la qualità della vita aveva come fondamento il Pil, la ricchezza economica di una nazione. Le riflessioni della Scuola di Francoforte hanno poi influenzato indirettamente anche i no-global e gli attuali “dissidenti” in genere. In ogni caso si è arrivati a una diversa valutazione del benessere in una società. Oggi si è cambiato metro di giudizio e, di conseguenza, punto di vista. Possiamo farlo anche per Roma considerando importante la vivibilità che si esprime anche nell’adesione a gruppi trasversali. Ad esempio, nel comune più verde d’Europa c’è un gruppo di Protezione Civile a Cavallo a Villa Borghese, ci sono stalle e maneggi nei pressi del Quirinale, di Porta Portese, a Tor di Quinto, a Viale Marconi, a Via Appia, a Via Gregorio VII e poi come non ricordare le carrozzelle che partono da Testaccio. Segno che esiste un buon numero di romani che amano i cavalli che sarebbe bello organizzare un incontro annuale o una occasione di incontro e di scambio tra queste realtà. Una volta i nostri concittadini amavano anche i gatti, misteriosamente scomparsi dalle nostre strade negli ultimi anni, e soprattutto i circa 200mila cani censiti e registrati dalle strutture capitoline. Da gennaio 2015, era sindaco in carica Ignazio Marino, è possibile richiedere di attivare la procedura di “adozione aree cani” all’interno dei parchi gestiti dal Comune di Roma da parte di cittadini e di associazioni. Anche in questo caso sarebbe importante promuovere e pubblicizzare questa possibilità dotando ogni punto con acqua, recinzione e un minimo di illuminazione almeno in ogni Municipio.
Gli animali che proprio non si riescono ad apprezzare sono i topi e gli scarafaggi. Esiste la possibilità che una generalizzata ristorazione all’aperto ne possa incrementare il numero in modo esponenziale. La cura e l’igiene dei tratti in prossimità di portoni e negozi è già regolamentata, in particolare in caso di neve. E’ urgente e necessario estendere queste responsabilità, che deve essere normata con disposizioni obbligatorie e prevedere sanzioni amministrative, anche alle attività pubbliche che utilizzano i tavolini su strada ricordando a tutti che il buon vivere e l’amore per Roma comincia già dalla propria casa e non dall’arrivo dei vigili urbani. Sentirsi parte di una comunità è sapere che su una ciclabile o su un percorso di chi ama correre posso prestare soccorso e collaborazione ad un altro perché so che a poca distanza posso trovare un defibrillatore; che posso parcheggiare la mia bicicletta accanto a quella di un amico senza doverla legare a un palo (cosa proposta negli anni passati con l’individuazione di ben 60 stalli nel Primo Municipio dal Consigliere Fabrizio Sequi e bocciata forse perché una proposta così “verde” non poteva venire da un esponente del centrodestra mentre in seguito sono apparsi ingombranti spazi per le due ruote, ndr); che in quella piazzetta trovo gli amici che si divertono con una piccola pista disegnata per gli skate; che posso portare il mio bambino in un posto sicuro e pulito anche grazie a me e agli altri genitori.
Si dovrebbe lavorare proprio per avere una cittadinanza che si sente parte della Capitale, che ne ha rispetto, che la tutela. Allora, tanto per lanciare ancora una proposta, perché non formare gruppi di studenti delle superiori in grado di fornire supporto alla protezione civile in caso di calamità ormai sempre più probabili? Pensate a come sarebbe sorprendente vederli intervenire da Casalpalocco o dall’Axa in caso di incendio nella vicina pineta o da Vigna Clara e Fleming nel caso, troppo ricorrente, dell’allagamento del sottopasso di Corso Francia! Invece, anche nelle non augurabili prossime bombe d’acqua, vedremo i nostri ragazzi lanciarsi verso il posto migliore per fare un video da postare sui social o al massimo prodursi in una specie di skate-surf sull’acqua che scende copiosa dallo scalone del Campidoglio.
(*) Qui per leggere il primo capitolo
(**) Qui per leggere il secondo capitolo
(***) Qui per leggere il terzo capitolo
(****) Qui per leggere il quarto capitolo
Aggiornato il 20 settembre 2021 alle ore 11:46