
Entro il 2 settembre, in vista della riapertura delle scuole e della ripresa delle attività, le Regioni dovranno aggiornare i propri piani di trasporto pubblico. È quanto richiesto dal ministro Enrico Giovannini nel corso di una riunione con la collega per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, e i presidenti delle Regioni e delle Province autonome.
Uno dei temi principali dell’incontro è stato il “ripristino dei controlli sul rispetto delle regole per ridurre il rischio di contagio” e Giovannini, informa una nota del suo Ministero, ha ricordato che “le risorse messe a disposizione del trasporto pubblico locale potranno essere utilizzate anche per coprire eventuali costi aggiuntivi legati a tali attività”.
Secondo il ministro “è stata una riunione molto positiva, che conferma la collaborazione che abbiamo avuto negli ultimi mesi”, ma sono anche emersi dei dubbi da parte delle Amministrazioni locali e dei sindacati sulla figura dei controllori in funzione anti-Covid sui bus.
Claudia Maria Terzi, assessore alle Infrastrutture trasporti e mobilità sostenibile della Regione Lombardia, spiega: “Abbiamo chiesto chiarimenti sulla questione dei controllori. Va chiarito per esempio quali poteri potranno avere i controllori delle aziende Tpl, dato che non sono pubblici ufficiali”. E aggiunge: “In merito ai piani per la mobilità, i tavoli prefettizi sono al lavoro e attendevano dal Ministero le linee guida e la certezza sulla percentuale di riempimento dei mezzi. Faccio presente che le linee guida sono state rese note solo durante la riunione e passeranno al vaglio del Cts, quindi ufficialmente non sono ancora disponibili. Abbiamo inoltre sollecitato l’erogazione dei fondi stanziati perché le aziende ne hanno bisogno e le Regioni non possono continuare ad anticipare le risorse”.
Perplessità sulla fattibilità della proposta dei controllori anti-Covid vengono espresse anche dall’assessore regionale ai Trasporti della Liguria, Gianni Berrino: “Il Governo dovrebbe infatti ampliare sia il potere dei controllori con un opportuno decreto ad attuazione delle linee guida esistenti e dovrebbe anche chiarire come finanziare l’eventuale assunzione di nuovo personale”.
E ancora: “Nel corso della riunione – ha sottolineato – ho fatto presente il mio pensiero ormai noto: in tutta Italia gli attuali controllori non sono assolutamente sufficienti come numero e con gli 800 milioni di euro già stanziati dal fondo nazionale per il trasporto pubblico locale è impensabile far fronte ai supplementi di controllo ipotizzati dal ministro Giovannini”.
Per Marco Gabusi, assessore regionale ai Trasporti, “il Piemonte è pronto a presentare il proprio piano di trasporto pubblico, al quale ha lavorato sia nei mesi scorsi sia in queste ultime settimane. Non nascondiamo che, seppur nella positività e nello spirito di collaborazione generali, l’incontro ha evidenziato alcuni aspetti delle linee guida che ci lasciano perplessi, soprattutto per quanto riguarda i controlli a bordo annunciati dal ministro Giovannini. Restiamo perciò in attesa dei chiarimenti richiesti. Per fare un controllo efficace occorrerebbero centinaia di controllori per le migliaia di corse al giorno che facciamo in tutto il Piemonte e, per essere molto pragmatici, come possiamo immaginare un controllo sulla metropolitana di Torino alle 7 del mattino?”.
Non c’è stato invece nessun commento ufficiale dalla Campania. Secondo il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, “lunedì ci sarà un primo confronto su questo tema dei controllori. Abbiamo sentito il ministro Giovannini e ci ha assicurato che, ai primi di settembre, si attiverà un tavolo di confronto complessivo per discutere della politica dei trasporti e, soprattutto sulla riorganizzazione del trasporto pubblico locale. Stiamo chiedendo al ministro delle Infrastrutture un minimo di dialogo e di confronto perché si sono verificati nei mesi scorsi episodi d’intolleranza e violenza ai danni del personale preposto ai controlli, questa iniziativa deve essere partecipata e condivisa serve assumere maggior personale, è una fase impegnativa”.
In ogni caso, a fine settembre sarà condotta una verifica sull’attuazione dei piani, anche in vista della predisposizione della legge di bilancio per il 2022.
Aggiornato il 01 luglio 2022 alle ore 13:36