
Sull’energia pulita non possono essere consumati “compromessi al ribasso”. Ne è convinto Roberto Cingolani. Il ministro grillino per la Transizione ecologica, in un’intervista al Corriere della Sera, annuncia l’apertura dei bandi relativi al Piano nazionale di ripresa e resilienza. Dopo il G20 di Napoli, in cui i grandi Paesi industriali si sono impegnati nella transizione verso economie più sostenibili, Cingolani fa il punto sul fattore Italia. “Entro agosto partiranno i primi bandi del Pnrr”, sottolinea. Per quello che ci compete, “vale 60 miliardi. Ed è stato giudicato eccellente dall’Europa”. Riguardo agli altri obiettivi raggiunti dalla sua squadra negli ultimi cinque mesi, Cingolani ricorda, innanzitutto, la creazione del suo ministero: “Abbiamo integrato le competenze dell’energia che prima non c’erano. Ci sono tre nuove direzioni generali, guidate da tre donne, e non è un caso. Assumeremo oltre 150 tecnici per valutare e far partire i bandi. Ma soprattutto, e sempre in questi cinque mesi, abbiamo fatto il decreto semplificazioni”.
A questo proposito, il ministro precisa: “Sta a noi farlo funzionare. Eliminare quelle strozzature ci permetterà di installare 8 Gigawatt da fonti rinnovabili all’anno per i prossimi 9 anni. È come se otto città all’anno venissero alimentate da energia da fonti rinnovabili”. Sempre in merito all’energia pulita e alla mobilità, secondo il ministro pentastellato, “non si tratta di fare compromessi al ribasso, sia chiaro. Ma in Italia ci sono 12 milioni di auto altamente inquinanti. Intanto possiamo pensare a sostituire quelle. Anche con aiuti, con incentivi per l’acquisto di auto meno inquinanti”. Tornando al G20, “Cina, Russia e Brasile coerentemente hanno detto che garantiscono di rispettare gli impegni di Parigi” sulla riduzione dei gas serra, ha sottolineato Cingolani. Per il ministro si tratta di “un risultato che nessuno si sarebbe aspettato solo qualche settimana fa”.
Aggiornato il 28 luglio 2021 alle ore 13:45