L’essere umano ha perso la sua umanità

Dopo oltre un anno di sofferenza, di vite spezzate, di affetti portati via da questo terribile virus, la politica riduce il tutto a un semplice calcolo probabilistico. Mentre in Italia si discute di un ampliamento del Green pass, in Spagna si pensa al coprifuoco, l’Inghilterra festeggia il suo Freedom Day con 50mila casi Covid giornalieri. Boris Johnson decide che bisogna tornare a vivere, l’economia deve ripartire senza fermarsi e in maniera cinica mette in conto che questa scelta costerà la vita di molte altre persone. Nessuno può essere sacrificato. È verissimo che siamo in guerra contro questo maledetto virus, ma questo non significa ottenere l’immunità di gregge a qualunque costo. Un politico coraggioso renderebbe obbligatorio il vaccino se, come sembrano dimostrare i dati, è sicuro e rappresenta l’unica e più efficace panacea disponibile. Perché chi decide di non fare il vaccino ha il diritto di sacrificare la vita degli altri? Chi pensa a tutte quelle persone che magari il vaccino non lo possono fare per questioni di salute la cui libertà sarà limitata dall’egoismo di pochi? Sembra molto più semplice e meno doloroso rendere obbligatoria la vaccinazione. Con il vaccino si proteggono le vite, si ferma la circolazione del virus e si torna a vivere come facevamo in passato.

Ai governi spetta il compito di guidare le nazioni fuori da questa marea, salvando ogni vita umana con ogni mezzo possibile e immaginabile. I governi, forse, dovrebbero pensare a sacrificare temporaneamente la libertà piuttosto che la vita dei più deboli. Se penso all’Italia, credo a questo punto sia necessario trovare un unico portavoce, magari esponente del mondo scientifico, che dia informazioni univoche, sensate. Non ci possiamo permettere di confondere le idee delle persone in un momento delicato e cruciale come quello che stiamo vivendo. Tutta questa indecisione e mancanza di coraggio non è altro che nemica della ripartenza e della vita. Il nostro premier Mario Draghi dovrebbe parlare alla nazione in maniera chiara, dirci come dobbiamo comportarci e quanto realmente ci vorrà per lasciarsi questo brutto periodo alle spalle. Non possiamo solamente guardare numeri e statistiche e sulla base di quelli decidere se ripartire o meno. Nessuna vita deve essere sacrificata. Nemmeno per salvare l’economia.

 

Aggiornato il 21 luglio 2021 alle ore 09:33