
Regge la “pace armata” tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo. Ieri, i due dioscuri del Movimento 5 stelle, davanti a un antipasto di pesce e una spigola al forno con verdure, hanno siglato l’accordo a Marina di Bibbona (Livorno). Il “garante” e il presidente in pectore dell’universo pentastellato hanno pranzato insieme al ristorante Il Bolognese da Sauro, vicino Villa Corallina, la residenza estiva del comico. Unico “interprete” ammesso a mediare parole, sguardi e impressioni è Pietro Dettori, uomo simbolo della rappacificazione voluta dall’ex capo politico Luigi Di Maio e dal “gerarca minore” Vito Crimi. Il fondatore e l’ex premier, accompagnati dagli uomini della scorta, si sono incontrati alle 14.30. È proprio Dettori, consigliere del ministro degli Esteri, l’autore dello scatto della “distensione”. La foto è “l’immagine che in tanti aspettavamo”, sottolinea la vicepresidente del Senato Paola Taverna, che si fa portavoce ecumenica del sentimento grillino. I maggiorenti del partito, dal presidente della Camera Roberto Fico al ministro per i rapporti con il Parlamento Federico D’Incà tirano un sospiro di sollievo. Il Movimento non è morto. Almeno, per il momento.
Com’è stato volutamente sottolineato dall’entourage pentastellato, Grillo e Conte hanno conversato tra loro in un “clima molto cordiale”. Alle 16 sono ancora al tavolo, in attesa del dolce preparato da Celeste, figlia del proprietario. “E ora pensiamo al 2050!”. Con queste parole Grillo ha pubblicato sul proprio profilo Facebook la foto della “riconciliazione” con Giuseppe Conte. Nell’immagine postata sul social network i due sono seduti al tavolo del ristorante teatro dell’incontro, mentre parlano sorridenti.
L’ex premier è convinto che la fase dello scontro sia alle spalle. “Grande intesa con Beppe Grillo. Il nuovo Statuto – sostiene – ci permette di ripartire con nuovo slancio, con ancora più forza e determinazione. La nostra priorità è occuparci dei problemi reali delle persone, senza perdere un minuto di più: penso ai lavoratori che hanno perso il lavoro dopo la fine del blocco dei licenziamenti, alle imprese che chiudono, a chi fatica ad arrivare a fine mese. E poi c’è il tema della giustizia, su cui il Movimento deve con fermezza far sentire la sua voce”. Durante il pranzo Grillo e Conte definiscono la conferma di Claudio Cominardi come tesoriere e il rinnovo del Comitato di garanzia. Dopodiché, concordano la presentazione online del nuovo statuto, in modo che il voto sul nuovo presidente arrivi a breve. Conte spera di essere consacrato leader del Movimento prima di Ferragosto.
Intanto, sul fronte dei sondaggi, si registra un crollo del M5s. Secondo la Supermedia elaborata da YouTrend, nelle ultime due settimane i pentastellati hanno perso oltre un punto e mezzo (-1,7 per cento) precipitando al 15 per cento dei consensi. Si tratta dell’unica variazione da prendere davvero sul serio, dal momento che quasi tutti gli altri partiti restano stabili. Ma chi guadagna dal crollo del M5s? La Lega (20,4 per cento) resta in prima posizione, ferma a due settimane fa. L’unica differenza è che il vantaggio su Fratelli d’Italia (20,2 per cento) si è ulteriormente assottigliato. Il Partito democratico, accreditato del 19,4 per cento (+0,2), è la terza forza politica.
Aggiornato il 16 luglio 2021 alle ore 18:02