Scuola, Bianchi: “Tornare alla normalità, non sono Harry Potter”

Una scuola italiana che “è in cammino”. Allo stesso tempo “non è che il ritorno in presenza è un problema solo del Governo. Dobbiamo tutti lavorare per tornare alla normalità”. Queste le parole del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, che ha puntualizzato: “Il Cts (Comitato tecnico scientifico) non è Voldemort e io non sono Harry Potter”.

Sull’argomento, Bianchi – a La Repubblica delle Idee, a Bologna – ha notato: “La sto facendo la battaglia per la presenza, giorno e notte, mi impegno a continuarla ma ognuno ha una responsabilità: il Comitato tecnico scientifico fa le sue affermazioni, loro ci dicono che ci sono ancora dei problemi sanitari e ci devono dire loro cosa succede se ci sono certi livelli di copertura vaccinale. Io – ha proseguito – la battaglia per il rientro in presenza la sto facendo alla grande, facciamola insieme”.

E ancora: “Io me ne sto già occupando, voglio che se ne occupino anche gli altri, voglio che lo facciamo assieme, dobbiamo insistere, condividere per tornare ad una scuola in presenza che sia una scuola di affetti. Va fatto insieme, io ci sono ma dovete esserci anche voi”.

Bianchi, a seguire, ha evidenziato: “Gli acronimi sono sempre pericolosi: se Dad (Didattica a distanza) vuol dire quell’esperienza fatta l’anno scorso quando l’alternativa era la totale assenza, quella non la facciamo più”. Il motivo? “Io sono un vecchio professore e la scuola è in presenza – ha ribadito – sto lavorando per quello e se tutti lavoriamo per quello sarà un risultato che otterremo sicuramente”.

“La ripartenza – ha terminato – deve avere al centro la scuola, ma non è un discorso banale questo, visto che non è mai stata al centro del Paese. In questi mesi ho visto una quantità incredibile di sperimentazioni, di esperienze di “scuola nuova”: non siamo ancora stati capaci di farla diventare sistema. Capacità critica, curiosità, lettura, sono alcuni dei valori su cui fondare il futuro in classe. Per me la scuola deve avere tre caratteristiche: saper usare gli strumenti dell’epoca, e non essere usata da essi; comprendere, non solo apprendere; fare comunità, un tema fondamentale”.

Aggiornato il 08 luglio 2021 alle ore 14:28