
Matteo Salvini non crede al partito unico del centrodestra. Punta sulla federazione dei moderati. A margine dell’Assemblea nazionale di Noi con l’Italia al Teatro Quirino di Roma, il leader leghista sostiene che la federazione del centrodestra possa nascere “dal basso, dai territori e dai fatti, nei gazebo in cui si raccolgono le firme per i referendum della giustizia. Nei fatti c’è già, io spero che l’estate la faccia nascere”. Il segretario del Carroccio smentisce le presunte frizioni con Silvio Berlusconi. “Provano sempre a farmi litigare con Berlusconi – sottolinea Salvini – ma non ci riusciranno. Berlusconi è stato un grande della politica, dell’editoria, del calcio, della cultura”. L’ex ministro dell’Interno, a proposito del “processo di costruzione del centrodestra unito sempre più” crede che “debba essere l’orizzonte in vista del 2023. Un progetto che ha sollevato tanti dubbi, ma credo che sarà la forza stessa delle cose a portarci in questa direzione”.
Frattanto, si registrano adesioni bipartisan ai gazebo leghisti organizzati per la raccolta firme sui sei quesiti del referendum sulla giustizia. Salvini e i radicali sono in campo insieme per cambiare la magistratura e i processi italiani. In vista del prossimo fine settimana, la Lega auspica numeri ancora più importanti degli attuali. Al momento sono stati 1.500 i gazebo allestiti su tutto il territorio nazionale che lo scorso fine settimana hanno consentito di raccogliere più di 100mila adesioni in due giorni. Intanto, sorprendono i nomi dei firmatari. Fonti vicine all’ex titolare del Viminale sostengono, con soddisfazione, che “anche Michele Vietti, ex vicepresidente del Csm, firmerà i referendum. Si aggiunge ad altri volti noti che, col passare delle ore, confermano l’adesione: tra gli altri ci sono Pierluigi Battista, Paolo Mieli, Mauro Corona. Nel weekend firmerà anche il candidato sindaco di Torino Paolo Damilano”. Tra coloro i quali hanno apposto una firma figura persino Sergio Staino, il disegnatore satirico comunista. “Salvini passa, i magistrati restano”, ha spiegato l’inventore di Bobo. Per dare voce alle vittime della giustizia è sceso in campo anche Guido Crosetto, fondatore di Fratelli d’Italia. Insieme ad altri deputati di varia estrazione politica ha creato un sito, presuntoinnocente.com, che raccoglierà le loro storie.
Nel frattempo, sul fronte dei sondaggi, la Lega resta primo partito, mentre FdI frena leggermente, restando a meno di un punto dal Carroccio. In lieve aumento il Pd, con M5s che perde mezzo punto percentuale. È questa la tendenza emersa dalla Supermedia settimanale elaborata da YouTrend per l’agenzia di stampa Agi. Rispetto a due settimane fa, il partito salviniano recupera lo 0,1 per cento, portandosi al 20,6 per cento, mentre quello di Giorgia Meloni perde 0,2 punti e scende al 19,8 per cento. Al terzo posto, ecco i dem con il 19,4 per cento (+0,3), seguiti dal M5s con il 15,7 per cento (-0,5). La maggioranza che sostiene Mario Draghi subisce una lieve flessione (-0,2), ma resta ancora molto elevata, pari al 73,2 per cento. Il centrodestra, nel suo complesso, si attesta sul 49 per cento, con una frenata dello 0,3 per cento. In flessione anche i “giallorossi” che si portano al 37,1 per cento, perdendo lo 0,1 per cento. Azione di Carlo Calenda è stabile al 3,1 per cento, Sinistra italiana guadagna lo 0,2 e si attesta al 2 per cento. Anche Italia viva di Matteo Renzi si ferma al 2 per cento, avendo perso lo 0,3. Articolo Uno-Mdp di Pierluigi Bersani e del ministro della Salute Roberto Speranza guadagna lo 0,1 e si ferma all’1,9 per cento. Chiudono +Europa all’1,8 per cento (+0,3) e i Verdi, stabili all’1,6 per cento.
Aggiornato il 08 luglio 2021 alle ore 16:30