Roma: una Capitale “costituente” (video)

Tra le tante leggende che prevalgono come luoghi comuni, molto spesso diffusi da certe culture politiche faziose e in malafede, di stampo secessionistico, esiste quella secondo la quale Roma, la Capitale d’Italia, riceva ingenti elargizioni finanziarie dallo Stato italiano. La propaganda politicante ha spesso indotto l’italiano medio a convincersi di questa eresia, nonostante che non esista alcun dato oggettivo a confermarlo. Infatti, non esiste nulla di più falso e sostenere ciò denota una rilevante ignoranza per chiunque l’affermi.

Come è mia consuetudine, inizio con il citare la principale legge nella gerarchia delle fonti del nostro diritto, quale è la Costituzione, la quale al comma 3 dell’articolo 114 stabilisce che “Roma è la Capitale d’Italia. La legge dello Stato disciplina il suo ordinamento” e tale comma è il risultato della modifica stabilita dalla legge costituzionale del 18 ottobre 2001, n. 3. Questa norma costituzionalizza la funzione di “Capitale” della città di Roma, la cui disciplina è sancita da una legge dello Stato. In virtù di tale disposizione, non solo non è possibile trasferire la Capitale in un’altra città, ma per farlo è necessario apporre una modifica del testo costituzionale, con tutto l’iter legislativo previsto.

Da questo dettame costituzionale deriva anche l’ordinamento di Roma Capitale, il quale ha lo scopo di garantire il miglior assetto delle funzioni che Roma è chiamata a svolgere quale sede degli organi costituzionali, nonché delle rappresentanze diplomatiche degli Stati esteri, delle organizzazioni internazionali (come ad esempio la Fao).

La legge delega del 5 maggio 2009 n. 42, all’articolo 24 (recante il titolo “Delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell’articolo 119 della Costituzione”) ha iniziato l’iter attuativo di quanto previsto dal 3 comma dell’articolo 114, istituendo l’ente territoriale di “Roma Capitale”. Il comma 5 (lettera b) dell’articolo 24 della suddetta legge prevede l’assegnazione di ulteriori risorse per Roma Capitale, in funzione delle specifiche esigenze di finanziamento derivanti dal suo ruolo di Capitale della Repubblica italiana.

Il successivo decreto attuativo del 17 settembre del 2010 n. 156, in materia di ordinamento provvisorio di Roma Capitale, è stato il primo provvedimento emanato in attuazione di quanto previsto dall’articolo 24 della legge delega in riferimento all’ordinamento provvisorio, anche riguardo alle risorse finanziarie, di Roma Capitale.

L’attuazione legislativa di quanto previsto dal 3 comma dell’articolo 114 della Costituzione consentirebbe finalmente a Roma di acquisire uno status amministrativo speciale, come accade per tutte le altre Capitali europee, proprio per affrontare le molteplici esigenze di coloro che la visitano come turisti o la frequentano per motivi professionali o che la vivono come residenti, proprio per evitare quel divario tra i servizi e le prestazioni erogati a Roma rispetto a quelli erogati nelle maggiori città d’Europa e dell’Occidente.

Il trasferimento di questi poteri e risorse finanziarie è necessario per mettere Roma nelle condizioni di svolgere dignitosamente tanto il ruolo di Capitale della Repubblica italiana, quanto quello di capitale dello Stato del Vaticano e del cattolicesimo, come anche il ruolo di sede degli uffici delle Regioni, di sede delle ambasciate di due Stati, nonché il ruolo di sede dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura.

La sua stessa fonte attrattiva per il turismo, come il suo immenso patrimonio artistico, archeologico e monumentale, insieme al suo centro storico (sito Unesco), rappresenta per l’amministrazione di Roma un elevato onere anziché delle risorse finanziarie da cui attingere.

Roma non è economicamente beneficiaria neanche del suo sito monumentale, simbolo nel mondo della stessa città, come il Colosseo, che genera oltre 50 milioni di euro all’anno, i quali vengono ripartiti tra la Soprintendenza e il soggetto gestore, nonostante l’Amministrazione capitolina debba provvedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria di tutto ciò che concerne i servizi che deve affrontare, con i loro relativi costi e che per questo darebbero diritto a Roma di partecipare in modo adeguato agli introiti prodotti dal suo patrimonio millenario.

Da quanto finora esposto si evince un solo dato oggettivo: Roma possiede un residuo fiscale e contribuisce al bilancio dello Stato più di quanto riceve. Per questi motivi è fondamentale il completamento del trasferimento dei poteri sanciti dalla Costituzione a Roma Capitale, ai sensi delle disposizioni previste nell’articolo 24 della legge delega del 5 maggio del 2009 n. 42 e del relativo decreto legislativo del 17 settembre del 2010 n. 156, affinché vengano destinate le giuste risorse per finanziare i beni necessari per il miglioramento della qualità della vita e consentire l’erogazione di migliori servizi, in modo tale da rendere Roma similare alle altre città europee.

L’attuazione del 3 comma dell’articolo 114 della Costituzione permetterebbe a Roma di ripristinare il ruolo politico e culturale che le compete per la sua storia, potenziando i servizi di ordine pubblico e sicurezza, affinché si possa contrastare più efficacemente le crescenti attività illegali della criminalità organizzata. Inoltre, si consentirebbe di velocizzare sia la messa in sicurezza e l’efficienza energetica del patrimonio edilizio sia di risolvere l’emergenza abitativa, attuando una riforma della legge urbanistica.

La definitiva attuazione del dettame costituzionale contribuirebbe in modo decisivo a far risorgere Roma e a riportarla a quei fasti che merita, uscendo da quel torpore e stato negletto in cui si trova da troppi anni, a condizione, però, che venga smantellata tutta quella filiera parassitaria di corruzione che grava sulle finanze della città, ripristinando quell’assetto di legalità ed efficienza che una Capitale europea come Roma e gli stessi romani meritano per la loro storia e per tutti gli incresciosi disagi che subiscono ormai in modo ordinario.

Aggiornato il 30 giugno 2021 alle ore 16:17