
Alfonso Luigi Marra, avvocato e scrittore e già europarlamentare azzurro, spiega a “Buona parola a tutti” perché gli italiani di oggi sono per certi versi tornati quelli del dopoguerra, descritti da Curzio Malaparte ne “La Pelle”. Ovvero gente che cerca di vendersi al vincente, e in un Paese già svenduto. Ruggiero Capone sposta poi l’intervista sul signoraggio bancario, che da anni sta erodendo la qualità della vita europea e mondiale, e per finire sulla magistratura, vera palla di piombo alla caviglia dello Stivale. Marra reputa che tra banche, magistratura, assicurazioni ed organismi internazionali sussista il patto scellerato che sta strangolando la vita di una umanità mal rappresentata politicamente. La ricetta di Marra si chiama Pas (Partito di Azione per lo Sviluppo), una via che va ben oltre la terza via, superando destra, sinistra e centro, abolendo le ricette pauperiste ed ambientaliste (povertà sostenibile e green economy) come le varie normative bancarie e sulle produzioni, restituendo al cittadino la libertà di scelta, e senza i limiti imposti dai guardiani del sistema. Marra è comunque strenuo difensore della natura, ma imputa l’inquinamento ai soli colossi industriali, che di fatto amministrano governi e parlamentari.
Aggiornato il 24 giugno 2021 alle ore 16:15