Governo Draghi: decidono gli italiani

Bisogna chiarirsi su cosa si intende per democrazia. La parola significa governo del popolo (dal greco démos, popolo e cràtos, potere). Se però la si vuole intendere come governo di pochi o di uno solo, cioè se il governo di tutti è deciso da pochi o da uno solo, non si chiama più – e non chiamiamola più – democrazia, perché non lo è. È un’altra cosa. Se è il governo di pochi, si chiama oligarchia. Se è il governo di uno solo si chiama monarchia (con a capo un re), e presto diviene dittatura o tirannide.

Diceva Winston Churchill che la democrazia è la peggior forma di governo eccezione fatta per tutte le altre forme sperimentate “finora”. Se siamo tutti d’accordo che il sistema in Italia debba essere democratico, come stabilito dalla Costituzione, ecco allora oggi siamo fuori della Carta. Perché non stanno governando i rappresentanti eletti dal popolo, ma sono al governo persone mai elette da nessuno di noi. Chi ha eletto Mario Draghi, Luciana Lamorgese, Daniele Franco o Marta Cartabia? Chi li ha legittimati? Il presidente della Repubblica, espressione e nomina, anch’essa, non riconducibile al voto e alla volontà del popolo italiano.

La democrazia ha, quale fondamento, la responsabilità del popolo che decide per se stesso. Chi non crede, impedisce e non vuole, si oppone alla democrazia e al suo normale fluire e dipanarsi, è convinto che il popolo sia irresponsabile e non sappia scegliere. Così facendo è negata la nostra Carta fondamentale. Vi è alla base di tale “prepotenza” la scarsa fiducia verso gli italiani e, viceversa, una immensa considerazione per se stessi e le proprie scelte.

Sostituirsi al popolo italiano, non farlo votare rendendolo sostanzialmente irresponsabile ed oggetto subordinato è la peggiore violazione al nostro sistema democratico. Ecco: travisare le leggi e violare le regole costituzionali, ponendo al governo “illegittimi” che decidono, non eletti, a nome di tutti (i governi Conte e Draghi, solo ieri i governi Monti, Letta, Renzi, Gentiloni). Si torni a votare: gli italiani non sono sudditi. Differentemente dovranno, a forza di votare, essere pienamente responsabili. Dentro la democrazia (e la nostra Costituzione).

Aggiornato il 10 maggio 2021 alle ore 18:01