Natale in casa e “nodo” congiunti: è la zona rossa, bellezza

Due ipotesi in campo: zona rossa dalla vigilia alla Befana oppure “alternata con qualche allentamento. Io privilegerei questa seconda ipotesi”. Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna, ha espresso il proprio pensiero nel corso della trasmissione televisiva Mattino Cinque. Nel frattempo, per oggi, sono attese le nuove misure anti Covid che riguarderanno il periodo delle vacanze natalizie. Il Veneto ha già messo il punto: dal 19 dicembre – fino al 6 gennaio – dopo le 14 sarà vietato uscire dal proprio Comune di residenza. Bonaccini, sull’ordinanza di Luca Zaia, ha commentato che si tratta di misure più restrittive in ragione del fatto che il Veneto ha numeri più alti in rapporto alla popolazione”. Sempre Bonaccini ha notato: “L'importante è avere tutti la consapevolezza che ci sia un grande rigore per evitare terza ondata. Se sarà lieve la si gestirà in maniera differente che se arriverà alta”.

Il braccio di ferro comunque resta in piedi: da una parte gli aperturisti e dall’altra i più “rigoristi”. C’è quindi chi sposa l’idea di una zona rossa dal 24 dicembre all’Epifania e chi vorrebbe blindare “in rosso” il 24, 25, 26, 31 dicembre e primo gennaio con il 28, 29 e 30 dicembre in zona “gialla”. In questo caso, resterebbero aperti ristoranti, bar e negozi, oltre al fatto che si potrebbe circolare nella regione. Nell’altra ipotesi, il conto sarebbe presto fatto: attività commerciali chiuse e stop alla circolazione dentro il proprio Comune, salvo eccezioni per necessità, lavoro, salute. Nel calderone, poi, anche il “nodo” congiunti a tavola, quelli non conviventi e in un numero massimo di due persone: Giuseppe Conte è al lavoro per vedere se ci sono margini a questa deroga. Francesco Boccia, ministro agli Affari regionali, nel corso della riunione con gli Enti locali ha avvertito: “Natale è più rischioso di Ferragosto”. E ancora: “La proposta di maggiori restrizioni è legata alla necessità di dare un ulteriore impulso al contenimento del contagio per poter alleggerire sempre più il peso sulle reti sanitarie”.

Aggiornato il 18 dicembre 2020 alle ore 13:27