
Il premier Giuseppe Conte è ormai fuori controllo, si sente il Presidente della Repubblica, organizza incontri con le delegazioni dei partiti come se fossero appuntamenti di sudditi appecoronati.
Nel suo trionfalismo autocentrato dimentica sempre il bene comune; insieme al prode Luigi Di Maio ha aperto una scuola di vuoto esibizionismo. Il nostro ministro degli Affari esteri, invece di pensare ai pescatori da riportare a casa, preferisce andare a Novantesimo minuto a parlare di calcio.
Siamo allo sbando più totale, si promettono cose che non si mantengono mai: sul Recovery fund non sanno come confrontarsi. Penso che sia arrivata davvero l’ora che si accomiatino tutti insieme appassionatamente, prima che i danni già enormi diventino irreversibili.
Aggiornato il 15 dicembre 2020 alle ore 15:23