Fuga dal Movimento 5 Stelle

Altre perdite in casa Cinque Stelle. All’indomani del voto sulla risoluzione di maggioranza riguardante la riforma del Mes, quattro deputati lasciano il Movimento denunciando come siano stati “traditi i valori fondamentali”. Si tratta di Fabio Bernardini, Carlo Ugo De Girolamo, Mara Lapia e Antonio Lombardo.

Proprio quest’ultimo, tra i 13 che ieri non hanno preso parte al voto, aveva comunicato ai suoi colleghi la decisione. “Ragazzi, per una questione di correttezza e rispetto nei vostri confronti, prima che lo apprendiate dalle agenzie, vi comunico che sto per lasciare il gruppo parlamentare del M5S. Con stima, un abbraccio a tutti”, avrebbe scritto Lombardo. Un dissenso che già aveva iniziato a manifestarsi nella lettera anti-Mes, scritta insieme ad altri colleghi. Lo scrive l’Huffington Post.

Duro il commento di De Girolamo verso il suo ex partito: “Da mesi ormai ‘denunciavo’ la mancanza di ascolto, di condivisione, di sano confronto all’interno del MoVimento. Nessuno si è mai fatto vivo. Al contrario si è perseverato con la logica dell’esclusione. Con questi loro silenzi mi hanno gentilmente accompagnato sull’uscio della porta. Quella di ieri poi”, continua De Girolamo riguardo il voto sulla riforma del Mes, “stata solo l’ultima goccia che fa traboccare un vaso pieno di tradimenti dei valori fondamentali del MoVimento 5 Stelle ed esprimendo - con coraggio e liberamente - il mio voto secondo coscienza e fedele al programma con cui sono stato eletto, li ho tolti così dall’imbarazzo di dovermi invitare ad uscire”, conclude.

Dello stesso tono le parole utilizzate da Bernardini per giustificare l’uscita. Riguardo al Mes, “noi 13 deputati che abbiamo votato coerentemente con il nostro programma elettorale siamo stati minacciati di espulsione ed emarginati. Il clima è diventato talmente tossico che non mi riconosco più in questa forza politica”, ha spiegato l’ex cinquestelle ora passato al Gruppo Misto.

Aggiornato il 10 dicembre 2020 alle ore 14:01