
Un accordo che non allontana lo spauracchio di scontri futuri. In programma oggi il voto circa le risoluzioni sul Mes, il Meccanismo europeo di stabilità. Saranno ascoltate le comunicazioni del premier, Giuseppe Conte, in merito ai motivi per cui l’Italia sosterrà la riforma. Nella riunione dei capigruppo, secondo quanto appreso, è stata raggiunta una intesa che salva Conte, dopo i problemi dei giorni scorsi. Resta però il nodo politico in seno alla maggioranza, poiché nel 2021 dovrà esprimersi in Aula sulla riforma.
Barbara Lezzi, senatrice del M5S, su Facebook ha scritto: “Ho trascorso due intere giornate insieme ad altri 60 parlamentari per mediare le posizioni, per trovare un punto di caduta e per fare in modo di non essere ricordati come coloro che hanno peggiorato uno strumento già pessimo senza aver avuto nulla in cambio a tutela dei cittadini. Grazie a questo lavoro è venuta fuori una risoluzione che non è quella ideale ma, almeno, rivendica il ruolo del Parlamento in sede di ratifica e avverte che non sarà disposto al voto finale se non ci sarà l'avanzamento significativo del resto del pacchetto di riforme (Edis prima di tutto)”. E ancora: “A tal proposito, superando sterili distinguo, posizioni tese solo a provocare o azioni esterne di chi esalta Conte in pubblico ma mira ad affossarlo, ringrazio tutti i colleghi per questo impegno sentito e aperto di questi giorni”.
Nel novero non va dimenticato nemmeno il braccio di ferro tra Conte e Matteo Renzi: quest’ultimo non gradisce la cabina di regia e il metodo adottato dal presidente del Consiglio, ovvero il fatto di agire tutto da solo. Da qui un lavoro di ricucitura dello strappo, con una limatura dei poteri dei sei commissari, pronti ad affiancare i ministri nel caso in cui un progetto dovesse impantanarsi. Non solo: anche le strutture di supporto ai sei commissari – presenti nella prima bozza – saranno smistate nei ministeri più impegnati a gestire i progetti del Next Generation Ue. Ma Renzi sbotta. Così a Radio Radicale: “Non si può pensare di avere i ministri migliori del mondo e poi contemporaneamente di fare la task force. Conte sulla cabina di regia sta facendo un errore che può evitare fermandosi”.
Aggiornato il 09 dicembre 2020 alle ore 12:13