Tutto è successo, ma tutto può succedere

Mentre in America le azioni legali di Donald Trump sul voto iniziano ad avere conseguenze importanti, l’ipocrisia mediatica della sinistra, fa come le scimmiette, tanto è vero che i giornaloni usciti a paginate sulla vittoria di Joe Biden data per certa prima della proclamazione ufficiale, insistono nel considerarlo il nuovo presidente. Eppure, hic et nunc, mentre scriviamo, Biden negli States conta zero, perché a seguito dei ricorsi e in attesa dei conteggi, gli sono stati tolti grandi elettori fino a farlo retrocedere sotto la soglia dei 270 necessari, dunque se in America c’è un presidente nei pieni poteri questo è Trump. Ma quello che grida alla vergogna inusitata, coalizzata e allineata, di tutto il mondo dei media vicini alla sinistra, è che si è passati da una campagna nucleare contro Trump prima del voto, a una campagna veemente contro i ricorsi sollevati come fossero eversivi dell’ordine costituito. Insomma, vi pare possibile che le azioni avviate da Trump, chiaramente previste e consentite dalla Carta americana a tutela della democrazia, vengano trasformate come fossero un golpe, oppure il putsch di Monaco tentato da Adolf Hitler proprio in questi giorni di novembre ma del 1923? Non solo è insopportabile che nei giornali di sinistra si tenti in tutti i modi di sovvertire la realtà costituzionale americana, visto che le azioni di Trump la rispettano interamente, ma che si continui a riconoscere Biden come fosse ufficialmente il nuovo presidente.

Se nell’informazione ci fosse un minimo di onestà intellettuale si dovrebbe almeno aspettare l’esito delle procedure legali prima di titolare il risultato ufficiale delle presidenziali. Del resto, esiste un precedente clamoroso legato al ricorso di Al Gore in Florida nella corsa contro George Walker Bush di 20 anni fa che tenne in sospeso l’esito per 40 giorni. Allora la sinistra mondiale si guardò bene di annunciare a tutta pagina che Bush fosse il presidente ufficialmente eletto, così come i capi di overno evitarono applausi e complimenti di Stato prima che il risultato fosse proclamato definitivamente. Insomma siamo al solito due pesi e due misure della morale della sinistra comunista, comunque declinata e camuffata. La realtà infatti è almeno fino ad ora completamente diversa perché se è vero come è vero quello che è successo e che sappiamo, è altrettanto vero che tutto può succedere, compreso che venga confermato un secondo mandato di Trump, dopo l’eventuale accertamento giudiziale dei brogli e dei conteggi.

Nel mentre e per non smentire le strane cose del destino, finito il voto la Pfizer annuncia il vaccino, come se una settimana fa brancolasse nel buio senza sapere di essere pronta, e nel mondo si avviano una serie di iniziative gigantesche che con Trump si erano taciute, come mai? Insomma, è normale che solo a voto usa concluso la Fao, a direzione cinese, perché in questi anni la Cina si è assicurata oltre alla direzione dell’Oms che sul fuoco del virus ha gettato benzina, quella della Fao e si annunci l’avvio di un piano di interventi enorme chiamato Food Coalition, per contrastare la fame che la crisi da Covid sta amplificando soprattutto nei paesi più poveri a partire dall’africa così cara alla Cina? Ebbene, a parte il fatto che il piano guarda caso sia stato sponsorizzato dai grillini che della Cina si sa sono sodali, ma è stato subito accolto con grande favore dall’asse franco-tedesco per la Unione europea, per carità ogni intervento contro la povertà è benedetto e sacrosanto, ma qui si tratta di una operazione immensa per forniture, mezzi e attrezzature per i Paesi più poveri colpiti dal Covid che vede al centro la Cina.

Insomma, siamo al solito refrain andreottiano che a pensare male è peccato ma ci si azzecca, anche perché torniamo al grande punto di domanda alla quale nessuno risponde e che nessuno tranne Trump ha avuto la forza di contestare alla Cina, sul come mai il Covid abbia messo in ginocchio il pianeta a meno del celeste impero dove è nato e scomparso in un battibaleno, tanto è vero che la cina vive, produce e cresce come e meglio di prima. Eppure, sappiamo che la Cina abbia misteriosamente ritardato l’annuncio della fuga da Wuhan, abbia con violenza tacitato la ridda di notizie interne sul perché del virus, abbia fatto scattare la più spietata censura, un classico comunista, su ogni informazione dell’istantanea guarigione e liberazione di un miliardo e mezzo di persone dal pericolosissimo Covid, come mai tranne Trump tutti zitti? Insomma siamo certi che se il Covid fosse scappato anziché dalla Cina, dalla Grecia, Spagna, Portogallo o quel che sia, il mondo avrebbe scatenato l’inferno per sapere, controllare, inviare commissioni, spulciare ogni metro quadro del territorio e del laboratorio, sarebbe intervenuta l’Onu con i caschi blu e l’Oms a guida cinese avrebbe imposto la perquisizione medica di quel Paese. Con la Cina invece tutti zitti, anzi in questi mesi il mondo intero si è concentrato negli attacchi smisurati a Trump, a partire dalla cattiva gestione del Covid, come se nel resto del mondo il virus fosse stato gestito meglio, una bugia colossale perché dall’Europa, all’Africa, al Sudamerica, non c’è stata nazione che non sia entrata in panne e in confusione, da noi poi non ne parliamo peggio che mai.

In Italia infatti si è lasciato che un Governo inadeguato e impreparato, composto da seconde file dei partiti e condotto dallo stesso premier che il Partito Democratico e Matteo Renzi avevano accusato in ogni modo quando guidava i gialloverdi, portasse l’Italia allo sfacelo e alla rovina così come vediamo e incredibilmente sopportiamo. L’Italia coi giallorossi si sta polverizzando, liquefacendo, a forza di misure compreso il lockdown tutte da giustificare, più incomprensibili che plausibili specialmente alcune, sta fracassando l’intero sistema produttivo col rischio serio di arrivare a un deserto economico, sociale, civile, da rivolta e rivoluzione. Eppure, nonostante l’evidenza, i fatti, la realtà di un mondo che si vuole sovvertire, impoverire, distruggere e cambiare a partire dal modo di pensare, vivere e agire, Italia in testa, la sinistra insiste a dominare, come a dire o mangi la minestra o ti butti dalla finestra. Non è così, perché c’è un altro modo per reagire e non soccombere: quello di aprire gli occhi e di usare la testa. Viva la libertà, il pluralismo, la solidarietà e la democrazia, che Cina permettendo, è la cosa più bella che ci sia.

Aggiornato il 11 novembre 2020 alle ore 10:40