Covid: tre regioni a rischio chiusura

Entro breve la cabina di regia per l’emergenza Covid si riunirà. Sul tavolo possibili cambiamenti della mappa dello Stivale sulle zone rosse, arancioni e gialle. Campania, Toscana e Veneto potrebbero lasciare la zona gialla, mentre l’Alto Adige è già nella red list.

“I nuovi dati confermano quelli per zona gialla” sono state le parole di Giovanni Toti, governatore della Liguria. Più duro il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che su Facebook afferma: “Se la situazione degli ospedali è drammatica, come appare dalle testimonianze raccolte, vuol dire che probabilmente chi ha dichiarato zona gialla ha sbagliato (forse anche perché tratto in errore da dati non attuali, precisi e corretti forniti dagli uffici regionali). A questo si aggiunga che le persone in zona gialla non ricevono i ristori di chi si trova in zona rossa. La città di Napoli sta subendo, quindi, un danno enorme non certo per colpa dei napoletani. Insomma, oggi il dramma è la sanità al collasso e la gente che muore e che non viene curata, nonostante il grande lavoro complessivo del personale sanitario. Se ci avete ridotto a questo non vi resta che adottare le decisioni consequenziali”. E ancora: “Per il resto è fondamentale ridurre le relazioni sociali, indossare sempre le mascherine e stare attenti al distanziamento. Noi siamo impegnati a fare cose concrete, tra enormi difficoltà, ma non ci faremo travolgere da un dibattito che rischia di allontanarci dalla vera soluzione dei problemi. Siamo ormai arrivati al punto che per salvarci da vere colpe ormai evidenti non ci resta, forse a questo punto, che attendere la zona rossa con immediati ristori per chi rimane senza soldi. Sarà una sconfitta ovviamente, come quella che ci vede, unico caso in Europa, con le scuole chiuse per i più piccoli. Ma per carità di Dio, non fateci scegliere se morire di Covid o di fame”.

Intanto, mentre in Toscana si procede a un piano per fronteggiare l’aumento di positivi nelle Rsa (Residenze sanitarie assistenziali) c’è ancora da sciogliere la questione sui dati. Infatti, procede il lavoro sulle cifre e sui parametri che indicano le aree di rischio. In Italia, a oggi, i posti in terapia intensiva sono 2749 e i malati ricoverati con sintomi in ospedale toccano quota 26440. Numeri che fanno male. E in base agli ultimi trend Campania, Toscana e Veneto (attualmente in zona gialla) potrebbero finire nella ‘sfera’ arancione o in quella rossa.

Aggiornato il 09 novembre 2020 alle ore 12:54