L’uomo intervistato con mascherina d’ordinanza è il Commissario della Sanità calabrese, Saverio Cotticelli. Nominato dal Governo Conte I nel 2018 (il suo avvento fu salutato dal ministro grillino della Sanità Giulia Grillo con queste sobrie parole: “Legalità, trasparenza e competenze per la salute dei cittadini”), è stato confermato entusiasticamente dal Governo Conte II appena qualche giorno prima di questa conversazione dai toni surreali.
Guardino ed ascoltino con attenzione gli aedi del casaliniano “Modello Italia”, i restacasisti del 27 del mese, i sindacalisti del buono pasto, quelli che a ogni obiezione blaterano che in fondo “così fan tutti” e chi non ci sta è un negazionista.
Guardino e ascoltino e, soprattutto, riflettano sulle proprie responsabilità circa questo sfascio nel quale uno Stato spaventosamente inefficiente anziché offrire soluzioni – delle quali è totalmente incapace – ha spacciato a buon mercato paternalismo da operetta, mentre loro bovinamente applaudivano.
Aggiornato il 09 novembre 2020 alle ore 09:41